La baby gang del sabato pomeriggio in centro: un quindicenne in carcere
Agivano il sabato pomeriggio, a volte la domenica. Alla luce del sole, quando tra le strade del centro di Lodi c'è lo struscio del fine settimana. Un gruppo di quattro minorenni (di età compresa tra i 14 e i 17 anni) e un maggiorenne, è accusato di aver messo a segno dieci rapine (realizzate o anche solo tentate), un episodio di lesioni aggravate e un danneggiamento, per un totale di dodici reati. Per un 15enne è stata disposto il collocamento in comunità; un ragazzo di 17 anni è finito in carcere e uno di 16 ai domiciliari.
Il clima di paura
Le vittime predilette di questi raid, avvenuti tra ottobre 2021 e marzo 2022, sono tutte coetanee degli aggressori. Venivano prima puntate e accerchiate, dal branco o dai singoli ragazzi. Poi scaraventate a terra e picchiate, costrette con la forza a consegnare soldi, cellulare, orologi o altri beni personali.
Ormai, per i ragazzini delle scuole medie e dei primi anni del liceo, uscire il pomeriggio con gli amici era diventato un incubo: troppa la paura di incontrare la gang, che spadroneggiava nella zona tra le due piazze storiche più importanti del centro.
Il silenzio delle vittime
Ma non solo rapine nelle strade del centro. Dopo una partita di calcetto, secondo il racconto di un ragazzo, il gruppo ha aggredito con cinghiate, calci, pugni e sassate un 17enne. Che era rimasto poi in silenzio, come quasi tutte le altre vittime. Solo dopo tanto tempo gli inquirenti hanno convinto le vittime, una decina di giovanissimi, a confessare le violenze subite. Riuscendo così finalmente a incastrarli, e ad applicare le misure cautelari nei loro confronti.