La 27enne accusata di aver ucciso i suoi due figli: “Vivo per proteggere il mio amore dalla Procura”
Monia Bortolotti è stata arrestata nella mattinata del 4 novembre perché accusata di doppio infanticidio. Secondo gli inquirenti, avrebbe soffocato i suoi due figli a distanza di meno di un anno l'uno dell'altro perché non riusciva a sopportare il loro pianto prolungato. La 27enne sarebbe venuta a conoscenza delle indagini a suo carico e già diverse settimane prima dell'arresto aveva raccontato la sua versione con diversi post su Facebook che ora risultano rimossi.
Il ricordo dei figli deceduti
Il 13 ottobre scorso, Bortolotti ha scritto un ultimo lungo post sul gruppo Facebook "Sids Awareness", una pagina dedicata al racconto e al supporto di persone che hanno dovuto fare i conti nella loro vita con la cosiddetta "Sudden Infant Death Syndrome", conosciuta anche come morte in culla. "Più si avvicinano le date in cui sono scomparsi i miei due angioletti, meno trovo ragione per vivere. I sensi di colpa per non aver fatto abbastanza per i miei bambini, per non essere riuscita a salvarsi, mi stanno distruggendo", scriveva la 27enne.
La prima figlia è deceduta a 4 mesi di vita, il 15 novembre: "Era la luce che aspettavo da tanto tempo e non me ne ero nemmeno accorta perché ero troppo occupata a voler essere una mamma perfetta", ricorda Bortolotti. Il secondo figlio è morto a 2 mesi d'età, il 25 ottobre 2022: "Avevo promesso che sarei stata sempre sveglia a controllarlo e a curarlo giorno e notte. E invece sono crollata dal sonno per ben tre volte dopo il suo ricovero. E l'ultima volta è stato quando, poco dopo, se n'è andato tra le mie braccia. Lui era tutto per me. Il mio arcobaleno e, in un certo senso, la mia mamma".
La famiglia adottiva di Bortolotti
Bortolotti più volte nei due post fa riferimenti alla sua infanzia e ai problemi che ha vissuto con la sua famiglia. La 27enne ha origini indiane, ma quando aveva un anno di età è stata adottata da una famiglia bergamasca. Ha vissuto sempre con loro, fino a quando si è trasferita a Pedrengo con suo marito il quale avrebbe interrotto i rapporti con lei una volta arrivata la prima consulenza del medico legale.
I genitori adottivi ora hanno 63 anni e sono separati. La 27enne, però, avrebbe avuto rapporti difficili con la madre: "Avendo avuto una mamma aggressiva psicologicamente, non riesco a concepire nemmeno la violenza verbale, tantomeno quella fisica. E ormai vivo per difendere il mio amore, perché se devo pensare a come sto veramente, sono morta da tempo".
L'autopsia sul corpo del secondo figlio
Era stata la morte del secondo figlio, sopraggiunta il 25 ottobre del 2022, a far scattare le indagini dei carabinieri. A febbraio era arrivato l'esito dell'esame autoptico effettuato sul piccolo che affermava come la sua morte fosse stata causata "inequivocabilmente da una asfissia meccanica acuta da compressione del torace".
Un risultato che ha reso indispensabile una rivalutazione delle cause della morte della prima figlia. La piccola era deceduta ufficialmente perché aveva aspirato troppo latte dal tubo endotracheale. Cosa che, però, non potrà mai essere confermata né smentita perché il corpo della bimba non si sarebbe conservato come avrebbe dovuto a causa di un danneggiamento della bara.
Ora Bortolotti si trova in carcere e dovrà rispondere dell'accusa di doppio infanticidio visto che, secondo gli investigatori, sarebbe stata lei a provocare la morte per soffocamento ai suoi due figli. "A nessuno importa che i miei bimbi fossero seguiti e tenuti come fiorellini, perfetti. A nessuno importa come io cercassi disperatamente di essere la mamma che non ho mai avuto", scriveva ancora la 27enne su Facebook: "Vado avanti solo per proteggere l'amore immenso che provo per i miei bimbi dalle accuse della Procura, perché i miei bimbi erano tenuti come gioielli".