La 22enne vittima della violenza sessuale sul treno: “Stavo guardando il telefono poi l’incubo”
Stava tornando a casa dopo una giornata di lavoro. Era salita sul treno delle 22 e proprio su questo treno una ragazza di 22 anni ha vissuto l'incubo. Tutto è successo in pochi minuti: "Ero seduta sul treno. Come sempre tornavo a casa dopo la giornata di lavoro", riporta le sue parole il Corriere della Sera. Poi la 22enne racconta: "Stavo guardando il cellulare. I due uomini sono apparsi all'improvviso. Non ho avuto neanche il tempo di sentirli". Poi l'inferno: uno dei due l'ha bloccata e la teneva ferma mentre l'altro è stato responsabile della violenza sessuale. Quando i due si sono dati alla fuga, la giovane ha raccontato tutto al capotreno. Poi la denuncia e le cure in ospedale. La 22enne non ha esitato quando ieri i carabinieri l'hanno chiamata per riconoscere i due uomini fermati a poche ore dall'avvio delle indagini.
Il riconoscimento dei due fermati
La giovane ha trovato il coraggio infatti di presentarsi dai carabinieri per il riconoscimento: non è un atto dovuto e spesso non tutte le vittime se la sento di rivedere in faccia i loro aggressori. La conferma arriva anche dalle immagini della telecamera di sorveglianza della stazione di Venegono Inferiore che hanno visto scendere i due uomini dal treno e uscire dalla stazione. Per loro così sono scattate le manette dopo il decreto firmato dalla Procura di Varese: gli indagati sono due giovani, un italiano e un nordafricano. Gli stessi uomini avrebbero cercato di commettere una seconda violenza nei confronti di un'altra 22enne che è riuscita a scappare in tempo: la ragazza era seduta alla stazione e quando ha visto i due avvicinarsi con una eccessiva euforia – poi si scopre dovuta anche a droga e alcol – si è immediatamente allontanata ed è scappata fino a raggiungere una strada trafficata e chiedere aiuto. Poi la chiamata alle forze dell'ordine: entrambe le giovani hanno fatto la stessa descrizione dei due uomini.