video suggerito
video suggerito

L’89enne sopravvissuta 4 giorni in un bosco: “Bevevo acqua piovana da una pozzanghera e parlavo con una volpe”

Il figlio della donna che è sopravvissuta quattro giorni nei boschi del Varesotto racconta che la madre ha bevuto l’acqua piovana delle pozzanghere e ha fatto “amicizia” con una volpe.
2.301 CONDIVISIONI
Immagine

Giuseppina Bardelli a 89 anni è riuscita a sopravvivere per ben quattro giorni da sola nei boschi della Forcora, nel comune di Maccagno con Pino e Veddasca, in provincia di Varese. La donna si era persa nella mattinata di mercoledì 21 agosto, mentre andava in cerca di funghi con il figlio. Il 25 agosto i soccorritori, che non hanno mai smesso di cercarla, hanno sentito le sue urla. Per quattro giorni l'anziana non si è mai arresa e ha sempre gridato per chiedere aiuto, nella speranza che prima o poi qualcuno la sentisse. E così è stato. Ma come ha fatto a sopravvivere per quattro giorni e quattro notti? Lo ha raccontato lei stessa ai figli.

Nonostante l'esperienza vissuta, che avrebbe traumatizzato chiunque, Giuseppina Bardelli non ha perso la sua ironia. E infatti la prima cosa che ha detto al figlio quando è finalmente rientrata a casa è stata: "Ho fatto un disaster". Ovvero "un disastro" in dialetto. E poi ha raccontato quello che ha escogitato per sopravvivere tutti quei giorno, che ora il figlio riferisce al Corriere della sera: "Ha bevuto l’acqua piovana accumulata in pozzanghere. Di notte si spostava sotto gli alberi tagliando della vegetazione per coprirsi".

Ma, stando al racconto del figlio, non è stata completamente da sola per tutti quei giorni. "Più volte l’è venuta vicino una volpe. – racconta – Erano diventati quasi amici. Mia mamma le parlava: ‘Non farmi niente, io sono brava, serena'". E probabilmente l'animale l'ha ascoltata, visto che effettivamente non le ha fatto nulla. Anzi, tornava a trovarla di tanto in tanto. Alle "chiacchierate" con la volpe ha alternato la preghiera. "Ogni sera ha detto il rosario. Sapeva che poteva essere il suo ultimo giorno", aggiunge.

A tenerla in vita la speranza e la voce dei soccorritori che sentiva in lontana. "Il grazie più grande va ai tantissimi, anche abitanti della comunità, che ci sono stati vicini e ci hanno aiutato", conclude il figlio della donna che attualmente è ricoverata in ospedale per qualche costola rotta (una delle quali ha anche leggermente perforato un polmone), ma che presto potrà tornare a casa, visto che le sue condizioni cliniche non appaiono critiche.

2.301 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views