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Kimberly Bonvissuto scomparsa da una settimana, la zia: “Non abbiamo più vita, ci manchi”

Si cerca ancora Kimberly Bonvissuto, la ragazza di 20 anni di cui non si hanno più sue notizie dal pomeriggio di lunedì 20 novembre. La zia: “Non abbiamo più vita, ci manchi”.
A cura di Giorgia Venturini
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"Non abbiamo più vita, ci manchi". Parla la zia di Kimberly Bonvissuto, la ragazza di 20 anni di cui non si hanno più sue notizie dal pomeriggio di lunedì 20 novembre. Cosa sia successo resta ancora un mistero: la giovane avrebbe detto che doveva uscire a cena con la cugina mentre forse aveva un appuntamento con un ragazzo di cui però resta ignota la sua identità. Le ricerche sono state affidate alla polizia di Busto Arsizio: il telefono della 20enne risulta spento, l'ultima chiamata è stata alla madre lunedì scorso avvisandola che avrebbe mangiato fuori.

Da allora la famiglia lancia appelli per chiedere alla 20enne di tornare a casa: "Sono tanti giorni che manca da casa, non sappiamo niente. Siamo veramente preoccupati… Kimberly, per favore, torna!". Gli investigatori al momento non escludono nessuna pista investigativa: al momento c'è una denuncia per allontanamento volontario e nessun nome è scritto sul registro degli indagati. Nelle ricerche sono state attivate anche i cani molecolari.

A rilasciare un suo appello è anche la mamma della ragazza: "È una settimana che siamo in queste condizioni. Senza sapere, con la paura, la preoccupazione di non sapere dove sia Kimberly, di non sapere come stia mia figlia". Ai microfoni di Fanpage.it parla il padre Mariano: "L'unica cosa che mi viene da dire è che se mia figlia mi sta guardando o mi sta sentendo le chiedo di farsi sentire. Qualsiasi cosa è successa a me non interessa: sono sempre presente e pronto a risanare se c'è qualcosa da risolvere. Io la sto aspettando, non si deve preoccupare. Deve capire che papà è sempre presente".

Il padre poi fa riferimento a quanto accaduto alla a Giulia Cecchettin: "Non voglio che quello che è successo nei giorni scorsi accada anche a mia figlia". Il suo pensiero poi va alla famiglia della ragazza uccisa dall'ex fidanzato: "Ora capisco il dolore che sta provando la famiglia di Giulia Cecchettin. Sono un morto che cammina".

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