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Jordan Jeffrey Baby morto in carcere a Pavia, il compagno di cella 50enne a processo per violenza sessuale

Il compagno di cella di Jordan Tinti, il trapper conosciuto come Jordan Jeffrey Baby trovato morto in cella il 12 marzo 2024, andrà a processo per violenza sessuale. Lo ha deciso il gip di Pavia ordinando l’imputazione coatta per il 50enne.
A cura di Enrico Spaccini
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Jordan Tinti, alias Jordan Jeffrey Baby
Jordan Tinti, alias Jordan Jeffrey Baby

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Pavia, Luigi Riganti, ha respinto la richiesta d'archiviazione della Procura e ordinato l'imputazione coatta per un 50enne accusato della presunta violenza sessuale che sarebbe avvenuta ai danni di Jordan Tinti in una cella del carcere pavese nel gennaio del 2023. A denunciarlo era stato lo stesso 26enne di Bernareggio (in provincia di Monza e della Brianza), aspirante trapper conosciuto come "Jordan Jeffrey Baby", trovato poi impiccato senza vita in quella stessa cella il 12 marzo 2024.

La presunta violenza in cella

La presunta violenza sarebbe avvenuta di notte. Tinti condivideva la cella insieme al 50enne, della provincia di Alessandria, e un terzo detenuto. Stando a quanto aveva denunciato lui stesso, il 26enne aveva accettato di farsi fare un tatuaggio sulla pancia dal 50enne. Questo, però, gli avrebbe somministrato una dose di quetiapina: un farmaco antipsicotico per il disturbo bipolare, che entrambi assumevano come terapia, e che gli avrebbe indotto sonnolenza.

Mentre dormiva, il 50enne avrebbe toccato Tinti con insistenza nelle parti intime. Il 26enne si sarebbe svegliato di colpo, interrompendo la violenza. Avrebbe, poi, chiesto aiuto al terzo compagno di cella e a un agente della polizia penitenziaria chiedendo l'allontanamento del 50enne. Dopo quella notte, Tinti aveva presentato denuncia.

La decisione del giudice e le indagini sulla morte di Tinti

La Procura aveva chiesto l'archiviazione dell'inchiesta. Il gip Riganti, però, sulla base della testimonianza del terzo detenuto, ha ordinato l'imputazione coatta per il 50enne che oggi è detenuto nel carcere di Cremona. L'uomo sarà, quindi, processato per violenza sessuale.

Continuano, intanto, le indagini sulla morte di Tinti. Il 26enne nell'estate del 2022 si era reso responsabile, insieme a Giancarlo Fagà, conosciuto come "Traffik", di una rapina a Carnate, in Brianza ed era stato condannato a 4 anni e mezzo di reclusione. I due erano finiti in cella insieme. Fagà, lo scorso ottobre, è stato condannato in primo grado a 3 anni per maltrattamenti proprio contro Tinti.

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