Jhonny Sulejmanovic ucciso mentre dormiva in un furgone: condannati quattro uomini, due sono ancora latitanti
Oggi venerdì 10 gennaio è arrivata la sentenza di primo grado con rito abbreviato per i quattro imputati coinvolti dell'omicidio di Jhonny Sulejmanovic, 18enne di origine bosniaca ucciso a colpi di pistola nella notte tra il 25 e il 26 aprile dello scorso anno in via Varsavia. Il giudice per l'udienza preliminare ha deciso per una condanna a 18 anni per Roberto Ahmetovic, Jagovar Ahmetovic, e Rubino Sulejmanovic.
Stando a quanto accadde lo scorso 26 aprile vicino all'Ortomercato, Jhonny Sulejmanovic sarebbe stato ucciso anche da questi uomini in una vera e propria spedizione punitiva organizzata e pianificata. Già nelle carte della misura cautelare il giudice per le indagini preliminari aveva spiegato che l'agguato era stato organizzato da Roberto Ahmetovic contro Jhonny, "reo di averlo ‘affrontato' e pesantemente picchiato in strada" in una lite avvenuta quella sera stessa intorno a mezzanotte e mezza e ripresa, in parte, dalle telecamere di sorveglianza. Poi l'omicidio verso le tre di notte: gli aggressori erano arrivati in auto e avevano assaltato il furgone dove Sulejmanovic dormiva con la moglie, rompendo i vetri con mazze di ferro, per poi ammazzarlo con tre colpi di pistola. Tutto era stato ripreso in un video delle telecamere di video sorveglianza della zona.
A 10 anni è stato condannato un quarto imputato, che avrebbe accompagnato gli altri in macchina. Risultano ancora latitanti due uomini indagati per l'omicidio: uno di loro sarebbe chi ha premuto il grilletto e ucciso Jhonny Sulejmanovic.