“Ivano Perico chiarirà tutto sull’omicidio di Stefania Rota”: l’annuncio degli avvocati
Ivano Perico è in carcere dalla metà di maggio con l'accusa di aver ucciso e abbandonato il corpo per un mese in casa della cugina Stefania Rota. L'uomo, dopo essere stato scoperto nonostante i tentati di far passare il decesso come un malore, ha confessato l'omicidio ma poi si è avvalso della facoltà di non rispondere. Dopo circa un mese ha chiesto di parlare con i magistrati e ora i suoi avvocati avvocati annunciano: "Chiarirà tutto".
L'annuncio degli avvocati di Ivano Perico
Dopo un mese di carcere e, probabilmente, suggerito dai suoi legali Stefania Battistelli e Piero Pasini, Ivano Perico ha deciso di fare marcia indietro. Aveva già confessato di essere stato lui a uccidere la cugina, trovata morta in casa lo scorso 21 aprile dopo un mese dal decesso, ma al momento della confessione aveva deciso di non aggiungere ulteriori informazioni utili a ricostruire l'intera vicenda.
Perico si era, infatti, avvalso della facoltà di non rispondere e, a parte l'aver commesso, il fatto, non ha fornito alcun dettaglio agli inquirenti che lo avevano incastrato incrociando i suoi spostamenti registrati dalle cellule telefoniche con quelle del gps dell'auto di Rota dopo la sua morte. Tuttavia già tempo fa i suoi legali si erano detti sicuri che prima o poi avrebbe confessato tutto perché "si vuole togliere un peso".
Ora il momento dovrebbe essere arrivato: il nuovo interrogatorio è stato fissato per venerdì 23 giugno alle ore 10,30. L'uomo, che poco prima dell'omicidio era stato ricoverato in psichiatria, sarà sentito dalla pm Letizia Ruggeri, già nota per il caso di Yara Gambirasio.
Cosa potrebbe confessare sull'omicidio di Stefania Rota
Perché è utile questo interrogatorio, in cui Perico non dovrebbe più avvalersi della folata di non rispondere, avendo richiesto lui l'incontro, se ha già confessato l'omicidio? Perché sono ancora molti i punti da chiarire sul movente e sulle modalità dell'omicidio.
Innanzitutto deve essere ancora appurato se, come si sospetta, Rota sia stata uccisa con un batticarne e soprattutto il movente dell'omicidio. Secondo quanto ipotizzato finora, infatti, alla base del delitto ci sarebbe una lite per un capanno di cui i due detenevano la proprietà. Ma resta una circostanza da appurare, anche per definire la pena da infliggere al reo confesso.