Ivan, il ragazzo che dormiva in tenda al Parco Nord: così il quartiere lo ha salvato
Spesso demonizzati, i social network possono essere uno strumento utile e in grado di regalare nuove vite e possibilità a chiunque possa averne bisogno: è il caso di Ivan Lorusso, il trentenne che – dopo aver dormito per diverso tempo in una tenda e poi in un camper al Parco Nord di Milano – è stato accolto a casa di una famiglia che ha deciso di aiutarlo dopo i suoi annunci su alcuni gruppi Facebook. La sua storia è raccontata dal quotidiano "Il Corriere della Sera".
La storia di Ivan
Dopo essere cresciuto in una famiglia affidataria, Ivan ha scelto di trovare la mamma biologica e ricongiungersi a lei. Le cose non sono andate, come sperava. Ha così deciso di raggiungere il padre in Puglia, ma – come rivela Corsera – dopo un po' è tornato a Milano. Dopo aver cambiato tanti lavori, quasi tutti in nero e malpagati, era riuscito a trovare un lavoro in un supermercato: con la pandemia, così come accaduto a tantissimi altri, anche Ivan ha perso il lavoro. Da lì, a causa dell'impossibilità di pagare l'affitto, ha perso anche la casa.
La solidarietà di Milano
Così è arrivata la scelta di andare a dormire con una tenda al parco Nord. Un giorno, ha incontrato una ragazza alla quale ha raccontato la sua storia. Dal gruppo social street San Gottardo Meda Montegani e fino al gruppo "Noi di Niguarda", in tanti si sono mobilitati per mostrare solidarietà e vicinanza a Ivan: il ragazzo stesso ha poi iniziato a scrivere alcuni post in cui chiedeva qualche felpa o altro vestiario per proteggersi dal freddo. È così che qualcuno gli ha offerto il taglio di capelli, altri vestiti, una bicicletta e ancora un camper. Alcuni giorni fa poi una signora ha deciso anche di ospitarlo: il 30enne cerca di aiutare facendo la spesa per altri, cucinando o rendendosi utile e – come raccontato a Corsera – nel resto del tempo, cerca lavoro.