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Isolata la nuova variante Omicron: cosa sappiamo finora su pericolosità e diffusione

All’ospedale San Gerardo di Monza è stata isolata per la prima volta in Italia la nuova variante Omicron. A spiegare tutto a Fanpage.it su diffusione e pericolosità è stato il direttore di malattie infettive Paolo Bonfanti.
Intervista a Dott. Paolo Bonfanti
Direttore dell'Unità operativa di Malattie Infettive dell'ospedale San Gerardo di Monza
A cura di Giorgia Venturini
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

Si chiama BA.4 ed è la nuova sotto variante BA.4 di Omicron appena isolata – per la prima volta in Italia – all'ospedale San Gerardo di Monza. A identificare la nuova variante del virus SARS-CoV-2 è stato il laboratorio di Microbiologia diretto dalla dottoressa Annalisa Cavallero. A spiegare la pericolosità e la diffusione di BA.4 a Fanpage.it è il direttore dell'Unità operativa di Malattie Infettive dell'ospedale monzese Paolo Bonfanti.

Dottore, di che variante si tratta?

In realtà è ancora da capire. Questa variante è stata già isolata all'estero e si trova ora sotto osservazione dall'Organizzazione Mondiale della Sanità che è l'ente che ne valuta anche la pericolosità. Ad oggi sappiamo che si tratta di una sotto variante di Omicron ed è stata rilevata nel mondo solo da poche settimane. L'elemento di preoccupazione – già sottolineato in Sudafrica, ovvero il primo Paese a fare i conti con questa variante – è che si diffonde molto velocemente. Ora lì è il ceppo virale predominante e lo potrebbe essere presto anche in Italia.

È da considerare una variante pericolosa? 

In Sudafrica la variante non sembra essere, in termine di pericolosità, molto diversa dalla variante Omicron 2 che abbiamo noi attualmente in Italia. I dati però confermano un'estrema contagiosità. Questo è quello che sappiamo. È vero anche che l'impatto delle varianti nei vari Paesi può essere molto diverso in base allo stato vaccinale della popolazione. Quindi scopriremo nelle prossime settimane se diventerà anche per noi la variante dominante.

Resterà comunque una variante coperta dal vaccino? Non si trasformerà in malattia grave? 

Non possiamo dirlo ancora con certezza. Ma, secondo i dati sudafricani, questa variante si comporta come Omicron 2. Nelle persone vaccinate quindi non crea malattie gravi. A rischio restano i fragili. Bisogna riconoscere all'Italia di essere stata in grado, nell'ultimo periodo, di migliorare il sistema di sorveglianza delle varianti permettendo così di identificarle in tempi rapidi.

Sono cadute le restrizioni in Italia, dalle mascherine al chiuso al green pass. Cosa ne pensa?

Ci sono due considerazioni da fare. La prima è che obiettivamente dopo due anni siamo in una situazione diversa fortunatamente: la maggior parte della popolazione è vaccinata. E questo lo dimostra il fatto che, nonostante il virus circoli ancora, i casi gravi in ospedale sono ancora molto pochi. Da un certo punto di vista quindi è giusto che cadano alcune restrizioni. Dall'altra parte però bisogna essere anche consapevoli che il virus non è scomparso. Registriamo sempre cifre ancora importanti. I fragili rischiano ancora di essere malati gravi.

Cosa si dovrebbe fare? 

Si dovrebbe puntare su una corretta comunicazione. Sottolineare che nonostante vengano tolte le restrizioni il rischio di contagio c'è. Chi vive a contatto con i fragili ha ancora il dovere di proteggerli, di non trasmettere loro il virus perché potrebbe trasformarsi in qualcosa di serio. Ricordiamo che non siamo ancora fuori dalla pandemia. Quindi mantenere la mascherina nei posti chiusi può essere un segno di responsabilità civile.

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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