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Ironie e polemiche per il rendering troppo “verde” del nuovo stadio San Siro: “Sembra l’Amazzonia”

Un rendering troppo “verde” del nuovo stadio di San Siro a Milano ha scatenato le ironie suoi social: “Il nuovo stadio verrà fatto in Amazzonia, non a San Siro”, ha scritto il consigliere di maggioranza Carlo Monguzzi.
A cura di Francesco Loiacono
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"Il nuovo stadio verrà fatto in Amazzonia, non a San Siro". Non si placano sui social le polemiche e l'ironia dopo la scelta, da parte di Inter e Milan, del progetto per il nuovo stadio che dovrebbe sostituire il vecchio Meazza. Motivo di tante risate (amare) è in particolare un rendering presentato dalle squadre in cui il nuovo stadio – la Cattedrale dello studio Populous – è immerso nel verde. In maniera evidentemente anomala, in quanto gli alberi presenti oscurano anche alcune case popolari che sorgono nei dintorni dell'attuale impianto, che dovrebbe essere abbattuto per far posto al nuovo stadio.

Il tema dell'abbattimento del Meazza e della costruzione del nuovo San Siro è una delle grane che la giunta Sala bis sarà costretta ad affrontare durante il prossimo anno. Nella inesistente (e dall'esito scontato) campagna elettorale la questione non è mai stata affrontata in maniera approfondita da Sala, che però poco dopo la riconferma ha accelerato sulla questione arrivando, il 5 novembre, a far approvare dalla giunta una delibera che dichiara l'interesse pubblico del progetto presentato dalle squadre, primo tassello per costruire il nuovo stadio.

Polemiche e ironie bipartisan

Non tutti all'interno della maggioranza sono però a favore del nuovo San Siro. Tra i contrari il consigliere Carlo Monguzzi, capogruppo di Europa Verde, che è stato tra i primi a commentare in modo ironico i rendering: "Il nuovo stadio verrà fatto in Amazzonia, non a San Siro – aveva scritto su Facebook -. Dal rendering presentato dalle squadre si vede chiaramente il nuovo stadio praticamente immerso negli alberi, non ci sono più neanche le case popolari. L'unico luogo così è l'Amazzonia. Dunque abbiamo vinto". Ironia e polemiche sono bipartisan: "Una presa in giro ai limiti dell’offensivo – ha scritto il consigliere di Forza Italia Marco Bestetti – Milano non è più una città, ma un bosco di conifere, con alberi inseriti ovunque, anche sopra le case". Il consigliere denuncia la mancanza nel rendering di aree di deflusso per i tifosi e anche degli edifici "contestati" del progetto, magicamente spariti: "Trattano Milano come se stessero giocando a FarmVille. Quando si sceglie l’illusionismo e la finzione scenica, significa che il prodotto da vendere è molto scadente. E che si tratta di una fregatura, una sòla", ha concluso Bestetti.

Il variegato fronte del no preannuncia battaglia: a inizio gennaio il comitato "Referendum X San Siro" approfondirà la possibilità di indire un referendum e partirà con la raccolta firme. Il comitato "Sì Meazza" ha invece iniziato l'iter per depositare un ricorso al Tar contro la delibera della giunta sull'interesse pubblico del progetto: il termine per depositare il ricorso è il 4 gennaio 2022.

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