Irene Pivetti a Fanpage.it sul caso mascherine: “Sono innocente, lo dimostrerò in Tribunale”
La Procura di Busto Arsizio ha chiesto il rinvio a giudizio per Irene Pivetti e gli altri indagati coinvolti nel "caso mascherine". Secondo il sostituto procuratore Ciro Caramore, sarebbero responsabili a vario titolo di frode in forniture pubbliche, bancarotta, appropriazione indebita, riciclaggio e auto-riciclaggio. "Non ho veramente commenti da fare", ha dichiarato l'ex presidente della Camera dei Deputati a Fanpage.it, "la mia linea è di massima tranquillità e trasparenza. Sono certissima di essere più che innocente".
Il "caso mascherine"
Stando a quanto ricostruito dagli investigatori, l'azienda Only Logistics Italia srl, di cui Pivetti era amministratrice unica, durante il periodo di emergenza Covid-19 aveva importato dalla Cina migliaia di mascherine Ffp2 per un valore complessivo di 35 milioni di euro.
Arrivate all'aeroporto di Malpensa, erano state controllate dalla Guardia di Finanza che aveva riscontrato come il marchio CE apportato sui dispositivi fosse contraffatto. Inoltre, sarebbero arrivate in Italia mascherine di scarsa qualità e per 10 milioni di euro, meno di quanto accordato con la Protezione Civile.
"Sono certissima di essere più che innocente"
Lunedì 10 giugno, la Procura di Busto Arsizio ha chiesto il rinvio a giudizio per Irene Pivetti e gli altri indagati, tra cui la figlia e il genero. Davanti alla giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Varese, Anna Giorgetti, gli avvocati difensori hanno chiesto, invece, il non luogo a procedere. Ora si attende la decisione del gup, con il processo che sarebbe la strada più probabile.
Nonostante questo, nessuno ha chiesto riti alternativi che avrebbero portato a sconti sull'eventuale pena. "Non ho proprio pensato a un rito alternativo, neanche lontanamente", afferma Pivetti a Fanpage.it, "sono certissima di essere più che innocente e che i fatti si incaricheranno di dimostrare quanto questa storia sia falsa".
Nel caso in cui si dovesse arrivare al processo, l'ex presidente della Camera assicura che "tutto quello che ho da dire lo dirà nel corso del dibattimento", poi conclude: "Ho fiducia, il tempo dà la possibilità di ponderare i fatti e lavora a favore della libertà".