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Covid 19

Ipotesi seconda dose vaccino Johnson&Johnson: in Lombardia sono quasi 300 mila, soprattutto 50enni

In Lombardia sono quasi 300 mila i cittadini che hanno ricevuto il vaccino anti-Covid Johnson&Johnson. In particolar modo la fascia dei 50-59enni è quella che registra il numero più alto di somministrazioni con il monodose. Nelle ultime ore si fa sempre più insistente l’ipotesi di una revisione che potrebbe prevedere la seconda dose anche per questo vaccino.
A cura di Simona Buscaglia
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In Lombardia i vaccinati con il vaccino monodose di Janssen sono quasi trecentomila. Di questi, la fascia d’età alla quale è stata somministrata in maniera più massiccia questa tipologia di vaccino è quella tra i 50 e i 59 anni (circa 167 mila persone), seguita da quella 60-69 (78.577 persone) e dai quasi 30mila over70 (dai 70 ai 79 anni). I dati arrivano dalla direzione regionale welfare di Regione Lombardia. Questa platea di persone potrebbe essere quindi interessata dal richiamo del vaccino Johnson&Johnson. Ieri Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità (Css) e coordinatore del Comitato tecnico scientifico (Cts) per l'emergenza Covid, ospite alla trasmissione  "Che tempo che fa" su Rai 3, in merito al monodose J&J, aveva affermato che "c'è la notizia di un processo di revisione da parte di Fda (Food and Drug Administration, ndr). Successivamente ci sarà sicuramente anche da parte di Ema (l’Agenzia europea del farmaco). Qualora arrivassero indicazioni sulla possibilità di somministrare una seconda dose con una vaccino a Rna messaggero, si avrebbe il vantaggio di indurre una risposta immunologica anche migliore". Locatelli aveva poi aggiunto che chi aveva ricevuto questo vaccino monodose verrà chiamato, precisando che "somministrare oltre i 2 mesi non compromette l'efficacia. Appena arriveranno le indicazioni delle agenzie regolatorie, si farà tutto velocemente".

A chi veniva somministrato il vaccino Johnson&Johnson?

Il vaccino J&J è stato raccomandato agli over 60. I vaccini sono stati somministrati, oltre che negli hub, anche nelle farmacie, ad esempio in quelle che facevano parte della sperimentazione quest’estate, e anche nei camper, per intercettare gli ultrasessantenni che mancavano all’appello della campagna vaccinale. Questo vaccino era stato anche preferito per la categoria dei senzatetto, e per tutte quelle persone per le quali programmare una seconda dose sarebbe stato complicato, come appunto gli "homeless" o i migranti.

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