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Investito nel giorno del funerale della moglie, muore dopo 48 ore: “Era già molto provato”

L’80enne Giovanni Battista Facchinetti è stato investito poche ore dopo aver salutato per l’ultima volta sua moglie, Maria Zugno. Le sue condizioni non sembravano gravi, ma sono peggiorate rapidamente. Il sindaco di Travagliato sostiene che “era già molto provato dal dolore” e questo potrebbe aver giocato “un ruolo fondamentale”.
A cura di Enrico Spaccini
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Erano passate poche ore da quando aveva salutato per l'ultima volta la sua defunta moglie. L'80enne Giovanni Battista Facchinetti stava attraversando viale Conciliazione a Travagliato, in provincia di Brescia, quando un'auto l'ha investito. Un incidente dovuto, forse, alla scarsa visibilità per via della nebbia. Nonostante non sembrasse in pericolo di vita, Facchinetti è deceduto dopo due giorni di ricovero.

Il ricovero in codice giallo e le condizioni sempre più gravi

"Sono sorte delle complicazioni dovute all'età", ha spiegato Renato Pasinetti, sindaco del comune nel Bresciano che conosce bene la famiglia Facchinetti. Stando a una prima ricostruzione, l'80eenne era stato urtato da un'auto che procedeva a bassa velocità. Nella caduta, però, ha battuto la testa.

Le sue condizioni non parevano gravi, tanto che è stato trasportato all'ospedale Civile di Brescia in codice giallo. Con il passare delle ore, però, è peggiorato e non si è più ripreso. "Si sa che lo spirito e la volontà di guarire giocano un ruolo fondamentale in questi casi", ha detto il sindaco Pasinetti, "il signor Facchinetti era purtroppo già molto provato dal dolore per la scomparsa di sua moglie".

L'attività imprenditoriale a Travagliato

Il funerale della moglie, Maria Zugno conosciuta da tutti come Mirella, si era celebrato nella mattinata di lunedì 12 dicembre alla chiesa di Travagliato. L'incidente, invece, è avvenuto lo stesso giorno intorno alle 17.

Facchinetti era una persona molto conosciuta a Travagliato, soprattutto per la sua attività imprenditoriale. Nel 1979 aveva fondato con il fratello Luciano l'azienda Edil Ida, oggi gestita dai figli. "Pur essendo ormai in pensione, non ha voluto far mancare il suo apporto alla comunità", racconta il primo cittadino, "era una persona molto attiva, sempre pronto a spendersi per gli altri". Con alcuni suoi amici, ad esempio, circa sette anni fa decise di ristrutturare la piazza principale della città. In passato è stato anche presidente del gruppo Artiglieri locale.

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