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Ragazze morte nel campo di mais, rintracciato l’amico 35enne che era con loro. Sentito in Procura

È stato rintracciato dai carabinieri e portato in serata presso la Procura di Lodi il 35enne di origini marocchine amico di Sara El Jaafari, 28 anni, e Hanan Nekhla, 32 anni, le due ragazze investite e uccise da un mezzo agricolo venerdì scorso nel campo di mais a San Giuliano Milanese. Si tratta del più grande dei due amici che si trovavano in compagnia delle due amiche.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Le vittime, Sara El Jaafari e Hanan Nekhla
Le vittime, Sara El Jaafari e Hanan Nekhla

È stato rintracciato dai carabinieri e portato in serata presso la Procura di Lodi il 35enne di origini marocchine amico di Sara El Jaafari, 28 anni, e Hanan Nekhla, 32 anni, le due ragazze investite e uccise da un mezzo agricolo venerdì scorso nel campo di mais a San Giuliano Milanese, in provincia di Milano. Si tratta del più grande dei due amici connazionali delle giovani, il secondo ha 21 anni, che si trovavano in compagnia delle due amiche al momento dei fatti e che sono stati identificati nelle scorse ore dagli investigatori. Il 35enne è stato condotto in Procura per essere sentito in merito ai fatti dalla pm Aragno. Si spera possa far luce su quanto accaduto venerdì scorso. Per il decesso delle due ragazze è al momento indagato con l'accusa di omicidio colposo un agricoltore di 28 anni che guidava il trattore che avrebbe travolte le due giovani.

Negli scorsi giorni i carabinieri avevano identificato il bracciante che venerdì mattina era stato nel campo di mais a San Giuliano Milanese, in provincia di Milano, dove sono state investite e uccise due donne. L'uomo è stato rintracciato e ascoltato. Il veicolo, che non è una trebbiatrice ma un mezzo agricolo usato per spargere insetticida e diserbante, è stato sequestrato e verrà sottoposto ad analisi e ad accertamenti. La dinamica dell'investimento resta da chiarire.

Accampate tra le piante di mais

Presumibilmente le due si erano accampate tra le piante di mais per la notte ed erano state travolte dal bracciante che non si era accorto della loro presenza; durante i sopralluoghi i militari hanno rinvenuto nel campo, poco distante dai cadaveri, delle coperte, bottiglie di alcolici, resti di carta stagnola, del probabile stupefacente e diversi telefoni cellulari.  L'allarme era scattato venerdì mattina, con una chiamata al 112. Una donna al telefono, parlando in arabo, aveva detto che lei e la sua amica si trovavano in un campo di mais al confine con San Donato Milanese ed erano state investite da una mietitrebbiatrice, che lei era rimasta ferita e che l'altra donna era morta. Pochi secondi, poi la conversazione si era interrotta. Durante la breve telefonata la donna non era riuscita a dare un riferimento preciso, ma aveva più volte nominato Rogoredo.

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