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Investita e uccisa sotto casa, un testimone racconta: “Non è stato un incidente, ha travolto Giusy ed è fuggito”

Un 26enne ha raccontato ai carabinieri quanto ha visto nella serata di sabato 1 luglio a Gemonio (Varese). L’automobilista che ha travolto e ucciso Giuseppina Caliandro avrebbe fatto retromarcia e poi l’avrebbe schiacciata contro un muro. Secondo quanto spiegato dal ragazzo, i due avevano appena litigato.
A cura di Enrico Spaccini
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Giuseppina Caliandro
Giuseppina Caliandro

A uccidere Giuseppina Caliandro non è stato un pirata della strada, ma un uomo che la conosceva e con il quale aveva appena litigato. Ne è certo un 26enne che avrebbe assistito all'investimento che ha portato alla morte della 41enne di Gemonio, in provincia di Varese, e che ha raccontato quello che sapeva ai carabinieri della stazione di Cuvio: "Il conducente dell’auto ha messo in moto, ha fatto un paio di metri in retro poi ha ingranato la prima e ha schiacciato la ragazza contro al muro, per poi scappare".

Il litigio a Gemonio

Erano passate da poco le 21 di sabato sera, 1 luglio. Il 26enne si trovava in centro a Gemonio insieme a un gruppo di amici. Avevano ordinato le pizze da un locale della zona al telefono ed erano andati là per ritirarle. Erano bloccati dal via vai di chi cerca un parcheggio e chi prova a uscire da quelle strette vie, quando hanno avvertito i primi rumori.

"Ho sentito un litigio, con parole pronunciate ad alta voce, urla, bestemmie e poi ho notato un uomo con una maglietta strappata che camminava, stava probabilmente litigando con una ragazza", ha riferito il 26enne ai militari. Poi nota anche che "al momento di salire, la ragazza aveva colpito la carrozzeria dell’auto o forse direttamente il conducente che ha messo in moto".

L'urto e la fuga

Quella ragazza era Giusy, che si trovava a pochi metri di distanza dall'arco d'ingresso di casa sua. All'interno dell'auto, invece, un uomo che come ha spiegato il 26enne "ha messo in moto, ha fatto un paio di metri in retro poi ha ingranato la prima e ha schiacciato la ragazza contro al muro".

Dopodiché si sarebbe allontanato, ma nella fuga avrebbe urtato un altro veicolo guidato da un residente del paese. Quest'altro automobilista ha già riferito ai carabinieri quello che è riuscito a vedere di quel conducente.

Le indagini dei carabinieri

Nel frattempo, alcuni dei presenti hanno provato ad aiutare Giusy. Anche il 26enne che, al telefono con il 112, ha provato a seguire le indicazioni degli operatori. Poco dopo sono arrivate le ambulanze e i carabinieri. Giusy, però, era già incosciente e morirà poco dopo all'ospedale di Circolo di Varese.

Al momento a disposizione degli investigatori ci sono i racconti dei testimoni, parte della targa, il modello e il colore dell'auto. Le telecamere non hanno ripreso la scena dell'investimento, ma altre potrebbero aver inquadrato il veicolo allontanarsi imboccando la statale della Valcuvia.

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