Investita e uccisa fuori dall’asilo a Brescia: chiesto il processo per la donna che ha travolto la bimba di 18 mesi
La Procura di Brescia ha chiesto il rinvio a giudizio per la donna accusata di omicidio stradale dopo aver investito e ucciso Sofia, 18 mesi, mentre camminava mano nella mano con la nonna fuori dall'asilo bilingue Little England di viale Caduti del Lavoro, Brescia, lo scorso 3 giugno. La 76enne, che quel pomeriggio si trovava alla guida di un Suv e attendeva nel parcheggio il nipotino, sarà chiamata a difendersi di fronte al gup Cesare Bonamartini il prossimo 16 aprile, in occasione dell’udienza preliminare.
Secondo quanto ricostruito finora la 76enne, ritirato il nipote dalla prima elementare, usciva con la sua Mercedes GLC 220 da uno stallo di sosta nel parcheggio della scuola. Nessuna retromarcia, come inizialmente ipotizzato: il Suv, testimoniano le telecamere di videosorveglianza, ha travolto nonna e nipote in fase di ripartenza, procedendo in avanti a bassa velocità, mentre faceva una curva. L’auto ha colpito di striscio la nonna, mentre ha centrato in pieno la piccola, trovata dai soccorritori già in arresto cardiaco: la bimba è morta al suo arrivo nel reparto pediatrico degli Spedali Civili di Brescia.
Una tragedia senza spiegazioni, e una distrazione purtroppo fatale. È stato infatti presto escluso dagli inquirenti il possibile errore della conducente nel maneggiare il cambio automatico della vettura: la 76enne al volante, secondo quanto dichiarato da lei stessa, non avrebbe visto la piccola, praticamente invisibile dall'alto dell'abitacolo del Suv, che secondo la difesa camminava in un punto del parcheggio in cui non avrebbe dovuto trovarsi.