Investì e uccise un maestro in bici: contestate le aggravanti di fuga e manovra proibita per una professoressa
Non solo avrebbe investito e ucciso il maestro d'asilo Daniele Marchi, ma si sarebbe data alla fuga senza nemmeno aiutarlo, allontanandosi con l'automobile e facendo un'inversione vietata dal codice della strada. Si aggrava così la posizione dell'indagata, una professoressa di 65 anni, che il 23 gennaio 2023 ha travolto Marchi mentre, andando al lavoro a Pavia, attraversava sulle strisce pedonali con la sua bicicletta.
Alla docente, già accusata di omicidio stradale e omissione di soccorso, sono state ora contestate le aggravanti di fuga e quella relativa all'aver commesso un manovra proibita. Il giudice ha quindi rigettato la richiesta di archiviare l'aggravante della fuga fatta dalla Procura, che ora ha riformulato il capo di imputazione.
Stando a quanto ricostruito, infatti, la mattina del 23 gennaio 2023 Daniele Marchi, 50enne maestro d'asilo, stava andando al lavoro con la sua bicicletta quando, attraversando viale della Resistenza sulle strisce pedonali, sarebbe stato travolto dalla professoressa. L'auto della 65enne lo avrebbe trascinato per alcuni metri, prima di essere parcheggiata poco più avanti, vicino all'istituto dove lavorava la docente. Nel frattempo la donna avrebbe anche compiuto una manovra vietata dal codice della strada, cioè un'inversione in prossimità di un incrocio.
Raggiunta poco dopo da alcuni agenti di Polizia, la professoressa aveva dichiarato di non essersi accorta di aver investito Marchi e di aver pensato solo di essere passata sopra a una buca.
La difesa ha chiesto che la donna venga processata con rito abbreviato, che evitando la fase dibattimentale permette uno snellimento delle procedure giudiziarie in cambio di uno sconto di pena in caso di condanna dell'imputato. Il giudice deciderà se concedere questo tipo di giudizio nell'udienza che si terrà il 10 aprile 2025.