Investe e uccide un 17enne a 200 metri da casa: arrestato perché potrebbe farlo di nuovo
È stato confermato l'arresto per l'uomo che il 25 agosto ha investito un ragazzo di 17 anni a Endine, comune che si trova nella provincia di Bergamo. Per il giudice infatti potrebbe commettere di nuovo lo stesso reato. All'epoca dei fatti, l'uomo era stato sottoposto all'alcol test: l'esame aveva rivelato che aveva un tasso alcolemico quattro volte superiore al limite di legge. Il massimo è infatti di 0,5 grammi di alcol per litro e invece il suo tasso era 2,08 al primo test e 2,01 al secondo esame.
La dinamica dei fatti
Quella sera il 17enne stava rientrando a casa dopo che aveva accompagnato un'amica della madre. Gli mancavano solo duecento metri prima di entrare nella sua abitazione: in via don Cavenaghi invece un furgone lo ha travolto e si è poi schiantato contro tre automobili in sosta.
Alcuni testimoni hanno raccontato che il 28enne alla guida non riusciva nemmeno a reggersi in piedi. Le forze dell'ordine lo hanno poi denunciato per omicidio stradale aggravato dalla guida in stato di ebbrezza. La pubblico ministero Letizia Ruggeri ha poi chiesto la misura cautelare in carcere per il pericolo di reiterazione del reato.
L'avvocato difensore ha impugnato l'ordinanza di custodia cautelare
Il giudice per le indagini preliminari Riccardo Moreschi ha riconosciuto il pericolo, ma ha ritenuto adeguata la misura degli arresti domiciliari. L'ordinanza degli arresti risale al 19 settembre mentre la richiesta del pm è di dieci giorni fa. Probabilmente per questo motivo, secondo il quotidiano Il Corriere della Sera, l'avvocato del 28enne avrebbe deciso di impugnare l'ordinanza di custodia cautelare.