Intossicazione alimentare in una scuola di Gallarate, 90 bimbi contagiati: possibile focolaio di Norovirus

I sintomi degli 88 bambini che da martedì scorso sono stati male nella scuola Manzoni di Gallarate, in provincia di Varese, potrebbero essere riconducibili al Noroviorus, un virus contagioso che si trasmette attraverso contatto diretto, superfici contaminate, acqua o cibo infetti, soprattutto frutti di mare, frutti di bosco e verdure. Lo sostiene l'Ats Insubria, dopo che gli esami della Microbiologia dell'Asst Valle Olona hanno trovato questo virus nella quasi totalità dei campioni esaminati. Nel frattempo, in via precauzionale, agli alunni è stato vietato di bere l'acqua dei rubinetti dei bagni che, come ha chiarito una circolare della dirigenza scolastica, resta disponibile "solo per il lavaggio delle mani”.
I sintomi tipici di questa infezione sono nausea, vomito, diarrea, crampi addominali e febbre lieve. Il virus, che sta causando diverse gastroenteriti in tutto il mondo, solitamente ha un'incubazione compresa tra le 12 e le 48 ore e si risolve nel giro di 1 o 2 giorni, richiedendo solo idratazione. La contagiosità facilita la trasmissione dell'infezione in contesti comunitari come quelli delle scuole e per la sua prevenzione viene solitamente raccomandato di mantenere una rigorosa igiene personale, lavare accuratamente mani e superfici, usare di alimenti certificati e isolare le persone infette.
"Rassicuriamo la comunità scolastica e la cittadinanza – ha scritto l'Ats Insubria – relativamente alla natura del presunto focolaio: i sintomi di tutti i soggetti coinvolti sono ricollegabili a questo tipo di virus e raccomandiamo il rispetto delle norme igieniche di base come il lavaggio delle mani prima dell'assunzione di cibi e bevande. Ringraziamo per la tempestività e la collaborazione tutto il personale di Asst Valle Olona, medici e pediatri del territorio, che si sono occupati dei pazienti che hanno manifestato i disturbi causati dal norovirus".