Interviene per difendere una ragazza picchiata dal fidanzato, ma viene preso a calci in faccia
"Forse ho sbagliato, ma non sono riuscito a voltarmi dall'altra parte". A parlare è Mario, un 54enne di origini baresi che ieri sera, giovedì 23 febbraio, a pochi metri dal centro di Lecco è stato vittima di un pestaggio. "Ero sceso a portare il cane", ha raccontato, "ho visto questo giovane che urlava e prendeva a sberle una donna". A quel punto Mario ha provato a fermarlo: "Si è accanito contro di me, calci, botte, mi ha tramortito".
L'aggressione e l'aiuto di un gruppo di ragazzi
Con un pugno è finito a terra tra il marciapiede e un'auto parcheggiata, poi altri calci in faccia. Solo un gruppo di adolescenti hanno potuto salvarlo, chiamando i soccorsi. "Erano impauriti anche loro", ricorda il 54enne, "ma hanno avuto il coraggio di chiamare le forze dell’ordine". Intanto quel giovane continuava a picchiarlo: "Sembrava come impazzito". Sul volto, come mostrato da una foto pubblicata sui social, ha ancora i segni del pestaggio ben visibili come un occhio nero e un cerotto sul sopracciglio. "Solo se vuoi uccidere qualcuno continui a picchiarlo per così tanto tempo".
L'aggressore è stato poi fermato dalla polizia e portato in Questura. Si tratta di un giovane già noto per alcuni episodi di violenza. Quella di ieri sera si è consumata lungo viale Turati, ma l'intera zona è stata in passato teatro di risse e aggressioni. "La situazione però ultimamente sembrava essere tornata tranquilla, fino a ieri sera", continua Mario, "è assurdo però che in una città come Lecco si debba avere persino paura di portare fuori il cane la sera".
Medicato, è stato dimesso dall'ospedale con una decina di giorni di prognosi, ma "solo grazie all'intervento di quei ragazzini che come me non si sono voltati dall'altra parte".