Inter, Milan e Lega Serie A ammesse parti civili anche nel processo contro Ferdico, Beretta e Lucci

Si è svolta questa mattina, martedì 4 marzo, nell'aula bunker davanti al carcere milanese di San Vittore, di fronte al Gup Rossana Mongiardo, la prima udienza del processo abbreviato a carico di 16 persone, tra cui gli ormai ex capi delle curve di San Siro – Marco Ferdico e Andrea Beretta per la curva Nord nerazzurra e Luca Lucci per la Sud milanista – e gli ultras arrestati nel maxi blitz eseguito dalla Polizia e dalla Guardia di finanza lo scorso 30 settembre.
Nel corso del procedimento, gli imputati saranno chiamati a rispondere dell'accusa di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di lesioni, percosse, resistenza a pubblico ufficiale, rissa, estorsione e intestazione fittizia, di cui sarebbero stati autori all'interno del sistema di tifoseria organizzata milanese.
Inter, Milan e Lega Serie A chiedono di entrare come parti civili
Il Milan e la Lega Serie A avevano già chiesto di essere parti civili anche nel processo immediato a carico di tre ultrà rossoneri – tre dei 19 arrestati a settembre – iniziato in Tribunale lo scorso 20 febbraio. Come previsto, nel corso dell'udienza, Inter, Milan e la Lega Serie A hanno chiesto di poter entrare come parti civili anche nel procedimento per ottenere un risarcimento dei danni che sostengono di aver subito.
"Ci siamo opposti a tale richiesta. Non credo siano legittimati a costituirsi in questo procedimento poiché non ritengo che le squadre siano state danneggiate dagli episodi contestati", ha dichiarato Mirko Perlino avvocato difensore degli ultras dell'Inter. "Un danno di immagine deve essere quantificato per poter essere tale. In seguito agli episodi contestati gli spettatori allo stadio non sono diminuiti, gli sponsor non hanno disdetto i contratti, in pratica non è cambiato nulla". Contrario alla costituzione delle parti civili anche Jacopo Cappetta, avvocato difensore degli ultras del Milan che ha rincarato: "Non c'è stato nessun danno di immagine".
Nonostante l'opposizione della difesa, al termine dell'udienza, dopo la riunione tenutasi in camera di consiglio, è stata accolta la richiesta di Inter, Milan e Lega Serie A di costituirsi parti civili nel processo con rito abbreviato.
"Il giudice ha ritenuto che le due squadre e la Lega Serie A siano soggetti danneggiati. In astratto, ha ritenuto ammissibili le richieste. Poi, ovviamente ci sarà una valutazione nel merito che sarà l'esito del procedimento", ha dichiarato ancora l'avvocato Perlino. "Le nostre valutazioni erano completamente diverse. Secondo noi non sono assolutamente soggetti danneggiati da questo tipo di reati che sono condotte individuali. In più, al momento, non risulta nessun danno. Non è cambiato nulla. Per questo, a nostro parere, chiedere di essere parte civile non era una richiesta ammissibile, ma non siamo stati ascoltati".
In seguito alla decisione, il processo è stato rinviato. La prossima udienza è attesa per il prossimo 27 marzo.