No green pass perquisito e indagato a Milano, verifiche su altre 10 persone: “Agiscono come un branco”
È stato iscritto nel registro degli indagati e perquisito con l'accusa di avere aggredito una troupe giornalistica e le forze dell'ordine durante la manifestazione no green pass del 13 novembre scorso a Milano. L'uomo, le cui iniziali sono M.G.S., aveva ostacolato e rivolto insulti a un giornalista della trasmissione "Piazza Pulita", Massimiliano Andreetta e al cameraman, Mario Vista. In particolare, si legge dalla carte pervenute a Fanpage.it, l'uomo insieme ad altre dieci persone al momento ignote accerchiavano la troupe "oscurando con le mani l'obiettivo della telecamera e interrompendo il loro lavoro". Il presunto responsabile è accusato di violenza privata pluriaggravata perché avrebbe commesso il gesto durante una manifestazione in luogo pubblico e nascondendo il volto con sciarpa e cappello così da complicare l'identificazione.
L'uomo era stato denunciato per aggressione a pubblico ufficiale
Gli inquirenti definiscono quanto successo come "allarmante" considerato che avviene "durante una manifestazione che si svolge con modalità difformi rispetto a come autorizzata dal Questore" e che a organizzare gli eventi sono "soggetti che agiscono in maniera compatta, rispondenti a logiche di branco e talvolta travisati". L'indole aggressiva dell'indagato sarebbe stata dimostrata anche dal fatto che è stato deferito dalla polizia per il reato di aggressione a pubblico ufficiale. Oltre a essere stato iscritto al registro degli indagati, gli inquirenti hanno disposto una perquisizione nell'abitazione dell'uomo. È stato ispezionato il suo cellulare per cercare di capire come sia organizzata la rete di contatti tra i manifestanti, individuare gli altri dieci che hanno partecipato all'aggressione, e cercare anche di accertare se l'uomo abbia partecipato a episodi precedenti di violenza.
L'aggressione ai giornalisti durante le manifestazioni
All'interno delle proteste è stata frequentemente registrata la presenza di frange oltranziste, il cui scopo – secondo gli inquirenti – è quello di alzare il livello di scontro prendendo spesso di mira i reporter, impegnati a svolgere il loro lavoro, e che vengono appellati come "terroristi". Basti pensare che oltre ai cronisti di Piazza Pulita, in altre proteste sono stati aggrediti anche i colleghi di Rai, Mediaset e Ansa. Senza dimenticare l'aggressione nei confronti di Saverio Tommasi di Fanpage.it.