“Insulti sessisti per aver detto a un automobilista di non guidare sulla ciclabile”: la denuncia di Giulia Pelucchi

La presidente del Municipio 8 di Milano Giulia Pelucchi è stata vittima di insulti sessisti da parte di un automobilista, al quale ha ricordato di non poter guidare sulla pista ciclabile.
A cura di Ilaria Quattrone
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"Secondo me dovresti scopare di più": è quanto è stato detto a Giulia Pelucchi, la presidente del Municipio 8 a Milano che due giorni fa è stata aggredita verbalmente da un automobilista a Milano. L'esponente, in forza al Partito democratico, lo aveva redarguito perché stava guidando sulla pista ciclabile.

Come raccontato in un video che ha poi condiviso sul proprio Profilo Instagram, Pelucchi si trovava su un'automobile con Simone Zambelli, suo predecessore. A un certo punto, su viale Marche, ha notato un tizio "su una Bmw che percorre decine di metri sulla pista ciclabile, si ferma al semaforo e riparte tagliando tutto verso sinistra".

La presidente ha deciso di intervenire e ricordargli che vige un divieto. L'uomo è sceso dal mezzo ed "è arrivato al mio finestrino e mi ha detto "Che c*** vuoi? Gli ho fatto presente che quella è una pista ciclabile e lui ha replicato che in quel momento non c'era nessun ciclista. "Che c*** te ne frega?", mi ha urlato". A quel punto, la politica ha risposto dicendo: "Siamo tutti cittadini e che è una questione di senso civico. Lui mi ha risposto: "Secondo me dovresti scopare di più".

Pelucchi, con il numero di targa della Bmw, è andata insieme al collega Zambelli a presentare denuncia: "Eppure le forze dell'ordine in un primo momento erano restie a raccogliere la mia denuncia. Questo però non fa altro che rafforzare la mia convinzione che sia importante denunciare: tante ragazze mi hanno scritto sui social per dirmi che fatti analoghi sono successi anche a loro, ma non si sono rivolte alle forze dell'ordine o non sono riuscite a farsi ascoltare perché non si capiva quale reato si configurasse".

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