Insulti antisemiti a Liliana Segre, Chef Rubio indagato dai carabinieri: era tra i 24 denunciati dalla senatrice
È stato denunciato dai Carabinieri di Milano Gabriele Rubini, conosciuto come Chef Rubio, per le minacce online rivolte a Liliana Segre. Il cuoco e volto tv, 39 anni, figurava già tra i 24 profili segnalati alle forze dell'ordine dalla senatrice a vita, il 6 dicembre scorso. L'accusa: diffamazione a mezzo web con l'aggravante della discriminazione etnica, razziale o religiosa.
Tra gli altri 19 profili indagati figurano persino due medici, di cui uno oncologo, e un'infermiera. Solo uno, un 47enne di Pietrasanta (Lucca), è legato a movimenti di estrema destra. Sono gli autori dei posti offensivi raccolti da Liliana Segre, che spaziano da tematiche antisemite a quelle no vax: il più anziano ha 74 anni, il più giovane 21. Uno di loro risiede a Milano, ed è un artigiano di 37 anni. Gli altri sono sparsi tra Veneto, Piemonte, Lazio e Calabria. Sono impiegati, pensionati, discoccupati.
La risposta di Chef Rubio su Twitter
L'ex rugbista e cuoco Chef Rubio è nato a Frascati, a Roma, nel 1983. È famoso per i programmi televisivi "Unti e bisunti" e "Camionisti in trattoria", ma anche per la sua presenza sui social network. In particolare su Twitter: per un tweet di tre anni fa, infatti, era già stato denunciato per istigazione all'odio razziale per colpa di un post in cui definiva "abominevole" lo stato di Israele.
Non è mancato anche il suo commento a quest'ultima vicenda: "Chiedere a Liliana Segre di denunciare i crimini della colonia d'insediamento israeliana e dell'esercito nazista che da 74 anni porta avanti la pulizia etnica del popolo nativo palestinese (semita) sarebbe incitare all'odio?", chiede ancora su Twitter prima di affermare: "I silenzi di parte sono odio, non chi resiste".
La denuncia di Liliana Segre contro i messaggi d'odio online
Del resto Liliana Segre lo aveva annunciato a gran voce, durante l'ultimo Forum nazionale delle donne ebree d'Italia a novembre. "Per tanto tempo sono stata in silenzio su queste persone che mi insultano. Ma adesso denuncio, è anche cattivo augurarmi la morte a 92 anni", aveva detto la donna, che da tre anni viaggia sotto scorta a causa delle minacce ricevute online.
Detto fatto. Così davanti ai carabinieri della caserma di Milano, insieme ad account dalla bandiera no vax che insultavano la senatrice soprattutto per via della sua lettera-invito a vaccinarsi contro il Covid, profili pro Russia e hater di ogni genere, ci è finito anche quello del popolarissimo personaggio televisivo e assaggiatore di "Unti e Bisunti". Accusato, insieme agli altri, di aver veicolato messaggi "d'odio di natura diffamatoria, spesso di carattere antisemita".