video suggerito
video suggerito

Insulta il vigile che lo ha fermato e va a processo per oltraggio, 24enne assolto perché non ci sono testimoni

Un 24enne ha insultato il vigile che gli stava facendo una multa ed è finito a processo con l’accusa di oltraggio. Per il giudice del Tribunale di Bergamo, però, il giovane è innocente perché nessuno, tranne i poliziotti, hanno sentito l’offesa.
A cura di Enrico Spaccini
43 CONDIVISIONI
Immagine

Un giovane di Bergamo è stato assolto dall'accusa di oltraggio a pubblico ufficiale perché "il fatto non sussiste". Il ragazzo, che all'epoca dei fatti aveva 24 anni, era stato fermato da un agente della polizia locale mentre girava in motorino. Mentre il vigile gli stava facendo il verbale, gli ha detto: "Pezzo di m…". Tuttavia, ha scritto il giudice nella sua sentenza, non c'è prova che qualcuno abbia sentito quell'insulto e per questo motivo non può essere ritenuto colpevole.

L'insulto al vigile

L'episodio è avvenuto nell'ottobre del 2016. Un 24enne stava girando con il motorino per le strade di Bergamo, quando è stato fermato da una pattuglia della polizia locale. Il ragazzo, vedendo uno degli agenti compilare il verbale della sanzione, si è rivolto al vigile e, a breve distanza e senza urlare, gli con un "Pezzo di m…".

Come riportato da La Repubblica, il ragazzo è finito a processo con l'accusa di oltraggio a pubblico ufficiale. Affinché questo si verifichi, però, è necessario che l'insulto venga udito da altre persone. Non basta, infatti, la parola del vigile o dei suoi colleghi. Il 24enne ha anche ammesso davanti al giudice di aver pronunciato quelle parole e ha chiesto scusa.

La decisione del giudice

Stando a quanto ricostruito, l'episodio è avvenuto in pieno giorno e lungo una strada trafficata, ma questo non sarebbe sufficiente. Per il giudice del Tribunale di Bergamo, che ha anche citato un pronunciamento della Cassazione per un caso simile, "difetta la prova della sussistenza della circostanza secondo la quale vi fossero più persone presenti che potessero udire gli epiteti ingiuriosi".

I poliziotti, infatti, avrebbero indicato solo che la via dove si trovavano è "normalmente frequentata da più persone", ma non è stato "di fatto identificato nessuno quale soggetto nelle vicinanze". Per questo motivo, il 24enne non può essere giudicato colpevole di oltraggio.

43 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views