Insulta e picchia i genitori per anni: ragazzo allontanato da casa
A Romanengo, in provincia di Cremona, nella serata di venerdì 6 settembre, un giovane è stato allontanato dalla famiglia su disposizione del giudice. La decisione è stata presa a seguito di una denuncia presentata dai genitori alla fine di agosto, che non riuscivano più a tollerare il comportamento aggressivo e violento del figlio nei loro confronti. Non è stata ritenuta necessaria l'imposizione del braccialetto elettronico per il monitoraggio dei suoi spostamenti.
Gli insulti e le percosse nei confronti dei genitori
I genitori avevano subito questa difficile situazione per oltre due anni, durante i quali erano stati vittime di continue richieste immotivate di denaro e di ripetute fughe del giovane, che si protraevano per giorni. Il comportamento del figlio si era progressivamente aggravato, manifestandosi in episodi di crescente aggressività. In una circostanza, il rifiuto del padre di assecondare una richiesta di denaro aveva scatenato la furia del ragazzo, che, di fronte alle insistenti domande del genitore, aveva distrutto gran parte della casa, rompendo porte, finestre e mobili.
In un altro episodio, il giovane aveva aggredito fisicamente il padre, costringendolo a ricorrere alle cure del pronto soccorso di Crema, dove era stato dimesso con una prognosi di alcuni giorni.
La denuncia e il provvedimento di allontanamento
Negli ultimi mesi, le minacce e le violenze erano diventate così frequenti e insostenibili che i genitori, seppur con grande rammarico, si sono visti costretti a rivolgersi alle forze dell'ordine. A fine agosto, la coppia si è recata in caserma per denunciare quanto stava accadendo. A seguito della segnalazione, il giudice ha emesso il provvedimento di allontanamento. Il giovane, non sottoposto all'obbligo del braccialetto elettronico, non potrà avvicinarsi all'abitazione dei genitori, pena la detenzione.