Installa una app sul cellulare dell’ex moglie per spiarla e le buca le gomme dell’auto: 48enne condannato

Un 48enne di Pavia è stato condannato in primo grado a 2 anni di reclusione per stalking. Stando a quanto ricostruito dalle indagini, a partire dal 2022 avrebbe messo in atto atti persecutori ai danni della ex moglie. In particolare, le avrebbe installato una app di geolocalizzazione sul suo cellulare che gli consentiva di sapere sempre dove si trovasse. Il 48enne è stato accusato anche di averle bucato in più occasioni le ruote dell'auto, di essere entrato nell'abitazione di lei senza il suo consenso e di aver provato a controllarla anche entrando nei suoi profili social. La giudice Giulia Aresini del Tribunale di Pavia lo ha condannato anche a versarle 10mila euro di risarcimento.
Come riportato da La Provincia Pavese, gli atti persecutori del 48enne nei confronti della moglie sua coetanea sarebbero iniziati nel 2022, ma la situazione sarebbe degenerata quando la donna ha deciso di interrompere la relazione con il marito. Negli ultimi mesi di convivenza, infatti, si sarebbe mostrato geloso e possessivo arrivando a installare sul cellulare della moglie un'app di geolocalizzazione, così da sapere in ogni momento dove si trovava.
Questo, però, sarebbe solo uno dei punti contestati al 48enne. Stando a quanto ricostruito dalle indagini, a luglio del 2022 avrebbe bucato le gomme dell'auto dell'ex convivente per impedirle di andare a un concerto. A gennaio del 2023 sarebbe entrato nella sua abitazione, senza consenso, e avrebbe preso le chiavi dell'auto che avrebbe spostato senza avvisarla. Per impedirgli di entrare in casa senza permesso, la 48enne aveva cambiato la serratura e aveva installato telecamere di sorveglianza.
La giudice Aresini ha deciso di condannare il 48enne in primo grado a 2 anni di reclusione per stalking. Alla vittima, che lo aveva denunciato e aveva deciso di costituirsi parte civile al processo, è stato riconosciuto un risarcimento di 10mila euro.