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Inseguono un gruppo di ragazzi e li feriscono con i coltelli, padre e figlio denunciati

Un uomo di 53 anni e suo figlio 22enne sono stati denunciati a piede libero dai carabinieri. Nella serata di mercoledì 28 giugno avrebbero inseguito e ferito con i coltelli un gruppo di ragazzi per le strade di Borgo San Giacomo (Brescia).
A cura di Enrico Spaccini
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Intorno alle 22 di ieri sera, mercoledì 28 giugno, due uomini hanno rincorso e ferito a colpi di coltello altri due ragazzi che hanno provato a scappare dai loro aggressori per le strade di Borgo San Giacomo in provincia di Brescia. I presunti responsabili dell'accoltellamento sono stati fermati oggi dai carabinieri e denunciati a piede libero con l'accusa di lesioni personali, percosse e porto abusivo di armi o oggetti finalizzati ad offendere.

La lite fuori dall'oratorio

Gli autori dell'aggressione sono un padre e suo figlio, di 53 e 22 anni, di origine napoletana. Secondo quanto è stato ricostruito finora, i due avrebbero avuto una discussione per futili motivi con un gruppo di ragazzi di origine indiana che lavorano nelle stalle e nei campi della zona.

Quando la lite stava iniziando a degenerare, i due italiani si sono allontanati per poi tornare nel luogo della discussione armati di coltelli. A quel punto, il gruppo di indiani ha cercato riparo nell'oratorio. Qui i ragazzi hanno trovato alcune persone, anziani e adolescenti, che li hanno difesi e che sono riusciti a cacciare gli aggressori.

L'aggressione e la denuncia

Una volta usciti dall'oratorio, però, gli indiani sono stati rintracciati dai due uomini armati che si sono messi a inseguirli per le strade di Borgo San Giacomo. Due dei fuggitivi sono stati raggiunti e feriti a colpi di coltello. Si tratta di un ragazzo di 30 anni e di un 32enne. Le condizioni di entrambi non sarebbero gravi, ma sono stati comunque portati in ospedale per essere medicati.

Sul caso stanno indagando i carabinieri della Stazione di Borgo San Giacomo con la collaborazione dei colleghi del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Verolanuova, agli ordini del maggiore Robert Irlandese. I presunti aggressori sono stati identificati poche ore più tardi dai militari e denunciati a piede libero.

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