Insegnanti no vax, a Milano tra asili e scuole di infanzia sospesi in 18: a casa senza stipendio
Primi provvedimenti del Comune di Milano contro educatori ed educatrici dei nidi e delle scuole dell'infanzia senza green pass. Dallo scorso 15 dicembre, ricordiamo, tutto il personale del mondo della scuola deve essere obbligatoriamente vaccinato: a loro è dunque richiesto di esibire il super green pass, che si ottiene solo dopo il completamento del ciclo vaccinale o la guarigione dal Covid-19, senza la possibilità di effettuare periodicamente tamponi (come invece previsto per il green pass). Non sono molti gli "irriducibili" no-vax nel mondo della scuola milanese: Palazzo Marino, come riporta il "Corriere della sera", ha fatto partire un'ottantina di lettere su oltre tremila dipendenti tra asili nido e scuole dell'infanzia (che sono direttamente gestite dal Comune, a differenza delle scuole primarie e secondarie gestite dallo Stato).
Diciotto i no-vax tra asili e scuole di infanzia a Milano
Solo 18 persone, a quanto pare, non hanno fornito valide giustificazioni per la loro decisione di non vaccinarsi: queste persone resteranno a casa senza stipendio fino a quando non regolarizzeranno la loro posizione. Gli altri destinatari delle lettere di "richiamo" da parte del Comune hanno invece risposto in varie maniere: c'è chi ha prenotato la prima dose, chi ha fornito il certificato di esenzione del proprio medico e chi invece ha scelto la strada delle dimissioni. I controlli proseguiranno comunque nelle prossime settimane, per verificare che chi ha prenotato la dose di vaccino poi si rechi effettivamente a farsela somministrare e non voglia semplicemente prendere tempo.
Per quanto riguarda le altre scuole, non ci sono al momento dati ufficiali sulle sospensioni a Milano. Un'indagine informale dell'Associazione nazionale presidi stima i no vax tra gli insegnanti in un range tra il 3 e il 10 per cento. Molti di coloro non in regola hanno comunque prenotato la prima dose: anche in questo caso, tuttavia, bisognerà controllare che poi effettivamente si vadano a vaccinare.