video suggerito
video suggerito

Insegna per quasi 20 anni nei licei senza laurea né diploma: 49enne dovrà risarcire 247mila euro

Una 49enne di Como è stata condannata alla Corte dei Conti a risarcire ministero e istituti scolastici per 247mila euro. La donna ha insegnato per quasi 20 anni senza avere una laurea e nemmeno il diploma magistrale, come invece aveva dichiarato.
A cura di Enrico Spaccini
832 CONDIVISIONI
Foto di repertorio
Foto di repertorio

Una 49enne è stata condannata dalla Corte dei Conti della Lombardia a restituire 247.673,41 euro. La donna, comasca, avrebbe insegnato per quasi 20 anni in scuole materne, elementari e anche licei presentando titoli di studio contraffatti e incassando, così, regolari stipendi da docente dal ministero delle Finanze e in minima parte dagli istituti scolastici.

La laurea e il diploma magistrale contraffatti

Era il 19 ottobre del 2020 quando un dirigente scolastico di un istituto tecnico di Como si è messo a controllare le dichiarazioni presentate da Viviana Mazzoni, la donna che un mese prima aveva ottenuto l'incarico come "docente laureato della scuola secondaria di secondo grado". È emerso che non solo la 49enne comasca non aveva mai conseguito la laurea di Lingue e letterature straniere alla Iulm, ma non aveva nemmeno il diploma magistrale alla paritaria Matilde di Canossa di Como come invece aveva dichiarato.

Come riportato da Il Giorno, una mail della dirigente della segreteria studenti della Iulm ha confermato il 9 aprile del 2021 "l'apocrifia dei documenti prodotti dalla signora Mazzoni" e anche la paritaria di Como ha assicurato che il nominativo della 49enne "non compare su nessun registro perpetuo dei diplomi".

Le indagini della Procura e la condanna della Corte dei Conti

Scattata la denuncia, le indagini hanno appurato che Mazzoni insegnava senza titoli già dall'anno scolastico 2003-2004, quando ha fatto due sostituzioni: una all'Istituto comprensivo di Uggiate Trevano e l'altra nel comprensivo di Lurate Caccivio. Per anni ha fatto supplenze che le sono state retribuite in tutto per 232.957,80 euro dal ministero delle Finanze e per 16.781,88 dai vari istituti.

Il 13 gennaio 2022 la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per la 49enne e lo scorso lunedì, 11 dicembre, la Corte dei Conti della Lombardia ha depositato la sentenza di condanna. I giudici hanno accolto quasi in toto le richieste dell'accusa, condannando la 49enne a risarcire 247mila euro.

832 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views