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Inquinate le falde acquifere di Castiglione d’Adda: il sospetto di rifiuti tossici delle industrie di cosmetica

Le falde acquifere di Castiglione d’Adda sarebbero piene di diclorometano, ovvero un composto utilizzato per produrre polveri cosmetiche.
A cura di Giorgia Venturini
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Inquinamento a Castiglione d'Adda. Qui le falde acquifere sarebbero piene di scarti di produzioni chimiche: soprattutto di diclorometano che è un composto utilizzato per produrre polveri cosmetiche. Il rischio? Quello che queste sostanze sono cancerogene per polmoni, fegato e pancreas. Ora sta indagando la Guardia di Finanza e la Procura di Lodi le cui indagini si stanno soffermando anche sulla morte di almeno una persona che si pensa sia stata dovuta proprio dagli sversamenti tossici.

Tra le ipotesi c'è anche quella che in questa zona ci siano importanti industrie del mondo della cosmetica internazionale. I controlli quindi potrebbero essere fatti anche sui grandi marchi del settore. Quasi certo il diclorometano sarebbe stato seppellito o disciolto nella rete idrica per quasi vent’anni. Nel registro degli indagati ci sarebbero un imprenditore e un dirigente di due industrie locali ma di importanza internazionale. Potrebbero dover rispondere di inquinamento ambientale, disastro ambientale, lesioni e omicidio colposo, minacce ed estorsione. Ma tutti gli accertamenti sono ancora in corso. Intanto si sta procedendo con tutte le perquisizioni del caso.

Stando a quanto si legge nel decreto di perquisizione riportato su Il Giorno: "Dalle lavorazioni sono derivati rifiuti di natura pericolosa, che non risultano regolarmente avviati allo smaltimento". Sono in corso tutte le verifiche del caso: da capire assolutamente come questi rifiuti tossici siano stati smaltiti e le gravi conseguenze che possono avere sulla salute delle persone.

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