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Ingannava gli ex compagni di liceo con finti investimenti, condannato il truffatore della “Milano bene”

Il truffatore sfruttava le amicizie della “Milano bene” millantando di essere un imprenditore di successo. Le vittime: “Lo conoscevamo da 40 anni, sembrava uno che ce l’aveva fatta”
A cura di Francesca Del Boca
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

"Lo conoscevo da 40 anni, dai banchi di scuola e non ci eravamo mai persi di vista. Mi fidavo di lui". Così Matteo Orrù, il 51enne milanese che millantava una brillante carriera da imprenditore, è riuscito a ingannare gli ex compagni di scuola del Carducci, uno dei licei classici della Milano che conta. Attraverso la fiducia e l'amicizia di anni e anni di conoscenza, e un'apparenza ben costruita da manager di successo. Oggi è stato condannato in primo grado a 3 anni e 4 mesi con l'accusa di truffa, con l'obbligo di restituire il capitale versato alle cinque parti offese (in tutto circa 230 mila euro).

I compagni di banco

Prima li ha contattati sui social, con la scusa di organizzare un ritrovo in nome dei vecchi tempi. Poi la proposta: un affare imperdibile di cui approfittare al volo, in combutta con gli amici storici. "Nel giugno del 2017 mi propose di partecipare ad un'operazione relativa a un immobile in via De Amicis, che avrebbe dovuto essere ristrutturato, frazionato e rivenduto con un buon profitto" ha raccontato al Corriere della Sera uno degli amici truffati, che ci ha rimesso ben 70 mila euro. Un manager di professione (lui sul serio), non certo uno sprovveduto. "Gli versai subito 50 mila euro con un bonifico. A fine novembre disse che l'investimento aveva generato un'ottima rendita e mi propose un altro affare su un progetto immobiliare in viale Monterosa". Poi il fumo negli occhi, per rendere credibile la menzogna: una vita scintillante da imprenditore di livello. Lusso, prestigio. "Lo incontrai in quelli che diceva essere i suoi uffici di Milano 2, che mi colpirono molto. Ero felice  di vedere che il mio vecchio amico avesse avuto successo imprenditoriale, così come emergeva dall'aspetto degli uffici stessi e dai suoi racconti. Lo conoscevo da 40 anni, dai banchi di scuola e non ci eravamo mai persi di vista. Mi fidavo di lui".

Le denunce

Quando però gli ex compagni chiedevano conto dei loro versamenti, in immobili o in fantomatiche società di cosmetica da vendere a un "fondo arabo" miliardario, Matteo Orrù accampava scuse e false promesse. Sparendo poi nel nulla. Così, nel tempo, sono arrivate le denunce da parte dei vecchi amici e dei conoscenti: sia in Tribunale che in televisione al programma di Italia Uno Le Iene. Confluite oggi nel processo che lo ha visto condannato per truffa, e costretto a risarcire l'intera somma estorta con l'inganno.

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