Indice Rt Lombardia, Sala: “Buttarla in rissa non fa emergere verità. Regione mostri i dati”
La Lombardia è da oggi, domenica 24 gennaio, ufficialmente in zona arancione. Con una settimana di anticipo, il territorio lombardo è riuscito a rientrare in una classificazione meno critica. Questo è stato reso possibile a seguito di una lunga riunione in cabina di regia dove è emerso un errore sul calcolo dei contagi e del conseguente indice Rt. E proprio su questo parametro è scoppiata la polemica e la strenua ricerca di un responsabile. Dibattito che ha portato a un botta e risposta tra Governo centrale e regionale, ma anche tra Regione e Comuni.
Sala: Regione non la butti in rissa, ma mostri i dati
Il sindaco di Milano Giuseppe Sala, che già nei giorni precedenti aveva chiesto al presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana dei chiarimenti circa i dati inviati al Comitato tecnico scientifico, non ha risparmiato attacchi: "Buttare in rissa la questione sull'Rt lombardo certamente contribuisce a non far emergere la verità", scrive su Facebook. Per il primo cittadino c'è qualcosa che non quadra: "Il sistema è collaudato, essendo in funzione da mesi, una sola Regione sostiene che l'algoritmo di compilazione ha una falla mentre per tutte le altre ha funzionato. Possibile che ci abbia visto giusto solo la nostra Regione?". E come l'ultima volta, anche in questa occasione Sala chiede di poter vedere i dati ribadendo inoltre che: "Il calcolo dell'Rt è un fatto tecnico, non politico".
La replica di Fontana: Sala chieda al suo Governo
Il Governatore Fontana non ha esitato a rispondere. E come fatto precedentemente con il collega di Sala, il sindaco di Bergamo Giorgio Gori che una settimana fa chiese una deroga alla zona rossa, anche in questa occasione Fontana rimanda al Governo giallo-rosso: "Gli uomini del suo Governo ci hanno chiesto di integrare i dati già inviati e non modificati con ulteriori specifiche che non fanno parte delle richieste standard. E come per magia il rosso è diventato arancione se non giallo". Fontana ha continuato a replicare duramente invitando il primo cittadino del capoluogo meneghino a richiedere i dati: "A noi non è dato sapere di un algoritmo segreto che hanno e usano solo a Roma. Magari a lui rispondono".