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Indagato l’ex presidente della Croce rossa di Como: si sarebbe intascato quasi 135mila euro

Le Fiamma Gialle hanno scoperto che l’ex Presidente della Croce Rossa di Como si era impossessato illegalmente di quasi 135mila euro tra il 2015 e il marzo del 2020.
A cura di Giorgia Venturini
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Dalla pagine Facebook della Croce Rossa di Como
Dalla pagine Facebook della Croce Rossa di Como

Si è appropriato illegalmente di 134mila e 873 euro prelevandoli direttamente dai conti intestati dal Comitato Croce Rossa Italiana della provincia di Como e alla Croce Rossa di Lipome, su cui entrambi era abilitato a gestire il denaro. Tutto scoperto ora dalla Guardia di Finanza: nei guai è finito l'ex presidente dell'associazione locale destinatario oggi di un sequestro preventivo finalizzato alla confisca anche per equivalente emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Como. Le indagini erano scattate a seguito delle criticità finanziarie che avevano portato al commissariamento dell'organizzazione di volontariato.

Il prelievo dai conti correnti dell'associazione

Nel dettaglio, dagli accertamenti delle Fiamme Gialle è emerso che l’ex Presidente del Comitato Croce Rossa Italiana di Como, nonché legale rappresentante dei comitati locali di Como e Lipomo, si era impossessato della somma di quasi 135mila euro tra il 2015 e il marzo del 2020: prelevava di volta in volta somme di denaro a proprio favore come titolo di rimborso spese ma poi scoperte non riconosciute e non documentate. E ancora: con il denaro della Croce Rossa provvedeva personalmente all'acquisto a prezzo maggiorato di automezzi destinati all'associazione, facendosi riconoscere però il denaro pagato in eccedenza dalla Croce Rossa come sconto per l'acquisto di autovetture per sé e per la propria moglie. Il tutto utilizzando indebitamente una carta di credito collegata ad un conto corrente intestato al Comitato della provincia di Como, così come  servendosi indebitamente di buoni pasto emessi dalla Croce Rossa per i propri dipendenti. Ma c'è ancora di più: si era intestato due mezzi in dotazione ai Vigili del Fuoco e da questi donati alla Croce Rossa di Como per poi venderli a privati.

"Gli elementi indiziari, raccolti in questa fase delle indagini preliminari, sono consistiti nell’analisi di documentazione contabile e finanziaria acquisita anche presso il Comitato Regionale Lombardia della Croce Rossa di Milano nonché presso il Collegio Disciplinare Nazionale della Associazione della Croce Rossa Italiana di Roma, in indagini bancarie, nella escussione di dipendenti della Croce Rossa", fanno sapere dalla Procura di Como. Ora l'ex presidente dovrà rispondere di peculato. Insieme a lui, indagato è finito anche un dipendente amministrativo presso il Comitato Croce Rossa Italiana di Como: è accusato di essersi appropriato di € 17.178,29 di proprietà della Croce Rossa.

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