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Incitano i detenuti del carcere di Como alla rivolta: tra loro anche un ex candidato sindaco, chi è

Domenica scorsa i partecipanti di una manifestazione non autorizzata davanti al carcere di Como hanno esortato i detenuti a ribellarsi. Tra loro c’era anche Roberto Adduci, ex candidato sindaco alle amministrative del 2022 con la lista Assemblee Popolari, che è stato arrestato e processato per direttissima.
A cura di Alice De Luca
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(immagine di repertorio)
(immagine di repertorio)

Domenica 9 febbraio una trentina di persone si è riunita fuori dal carcere di Como e, urlando attraverso i megafoni, ha esortato i detenuti alla rivolta. Tra di loro c'era anche il 34enne comasco Roberto Adduci, ex candidato sindaco alle amministrative di Como del 2022 con la lista Assemblee Popolari. Lui è stato arrestato e processato per direttissima, mentre altre cinque persone sono state identificate e denunciate. Adduci è stato poi scarcerato e sottoposto a obbligo di firma.

Tutto è iniziato attorno alle 15:30 di domenica, quando i partecipanti di una manifestazione non autorizzata fuori dal carcere di Como hanno cominciato a incitare i detenuti a reagire, urlando frasi del tipo: "Vi dovete ribellare, dovete dare fuoco, noi siamo con voi, viva la libertà".

Quando sul posto è intervenuta la Digos, insieme alla Polizia e ai Carabinieri, la manifestazione si è interrotta e le persone si sono dileguate. Adduci, però, ha tentato di bloccare le pattuglie mettendosi davanti alle automobili e ha spintonato alcuni agenti per permettere agli altri manifestanti di scappare, per poi tentare di colpirli con calci e pugni mentre lo arrestavano.

Nonostante la fuga dei manifestanti, le forze dell'ordine sono riuscite a identificarne cinque, quattro comaschi e una ragazza di Siena, di età compresa tra i 25 e i 30 anni. Tutti e cinque sono stati denunciati per resistenza a pubblico ufficiale e manifestazione non autorizzata, mentre due di loro hanno ricevuto un foglio di via della durata di un anno. Dopo l'arresto, Adduci è stato processato per direttissima con le stesse accuse ed è stato scarcerato con obbligo di firma.

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