Incitano i detenuti del carcere di Como alla rivolta: tra loro anche un ex candidato sindaco, chi è
![(immagine di repertorio)](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/29/2024/02/carcere-1200x675-1.jpg)
Domenica 9 febbraio una trentina di persone si è riunita fuori dal carcere di Como e, urlando attraverso i megafoni, ha esortato i detenuti alla rivolta. Tra di loro c'era anche il 34enne comasco Roberto Adduci, ex candidato sindaco alle amministrative di Como del 2022 con la lista Assemblee Popolari. Lui è stato arrestato e processato per direttissima, mentre altre cinque persone sono state identificate e denunciate. Adduci è stato poi scarcerato e sottoposto a obbligo di firma.
Tutto è iniziato attorno alle 15:30 di domenica, quando i partecipanti di una manifestazione non autorizzata fuori dal carcere di Como hanno cominciato a incitare i detenuti a reagire, urlando frasi del tipo: "Vi dovete ribellare, dovete dare fuoco, noi siamo con voi, viva la libertà".
Quando sul posto è intervenuta la Digos, insieme alla Polizia e ai Carabinieri, la manifestazione si è interrotta e le persone si sono dileguate. Adduci, però, ha tentato di bloccare le pattuglie mettendosi davanti alle automobili e ha spintonato alcuni agenti per permettere agli altri manifestanti di scappare, per poi tentare di colpirli con calci e pugni mentre lo arrestavano.
Nonostante la fuga dei manifestanti, le forze dell'ordine sono riuscite a identificarne cinque, quattro comaschi e una ragazza di Siena, di età compresa tra i 25 e i 30 anni. Tutti e cinque sono stati denunciati per resistenza a pubblico ufficiale e manifestazione non autorizzata, mentre due di loro hanno ricevuto un foglio di via della durata di un anno. Dopo l'arresto, Adduci è stato processato per direttissima con le stesse accuse ed è stato scarcerato con obbligo di firma.