Incidenza e ricoveri: come sta la Lombardia alla vigilia del monitoraggio Iss sui cambi di colore
Sono dati ancora da zona bianca quelli con i quali la Lombardia si presenterà al consueto monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità di domani, venerdì 10 settembre 2021. Nella regione italiana colpita per prima e più duramente dal Covid-19, il virus continua purtroppo a infettare centinaia di persone ogni giorno, facendo aumentare, seppur lievemente, i ricoveri sia nei reparti ordinari (di area medica, non critica), sia in quelli di terapia intensiva e causando purtroppo ancora vittime: 6 nell'ultimo bollettino, per un totale arrivato a 33.943. La pandemia insomma non è sconfitta, anche se in Lombardia i dati sulla campagna vaccinale lasciano ben sperare: sono stati somministrati complessivamente oltre 14,1 milioni di vaccini e più di 6 milioni e 470mila cittadini hanno completato il ciclo di immunizzazione.
Cala l'incidenza, stabili i ricoveri
La notizia positiva della settimana è il calo dell'incidenza dei nuovi positivi su 100mila abitanti, passata da 40,67 della settimana precedente (26 agosto – 1 settembre) a 33,95 degli ultimi 7 giorni (2-8 settembre). I dati sono forniti dall'Ats (Agenzia per la tutela della salute) dell'Insubria, che ha comunicato come i casi degli ultimi 7 giorni siano stati 3.430 contro i 4.109 della settimana precedente. L'incidenza è uno dei parametri che influiscono sui cambi di colore, assieme alle percentuali di occupazione dei posti letto Covid in area medica e terapia intensiva.
Su questi ultimi fronti, la situazione continua a rimanere stabile da giorni. Stando all'ultimo bollettino della Regione, in terapia intensiva sono ricoverati 55 pazienti Covid (percentuale di occupazione al 4 per cento contro la soglia di allerta del 10 per cento), mentre in area medica sono ricoverate 386 persone (percentuale di occupazione al 6 per cento, soglia di allerta del 15 per cento). I dati sono dunque ancora lontani dalle soglie di allerta che farebbero passare la Lombardia in zona gialla, anche se in entrambi i casi (sia per i ricoveri ordinari sia per quelli in terapia intensiva), ai primi di settembre c'è stato un lieve incremento che non lascia tranquilli: la priorità è dunque proseguire nella campagna vaccinale soprattutto in vista della ripresa della scuola della prossima settimana.