Incidente sul lavoro a Busto Arsizio, la moglie dell’operaio morto: “Si lamentava fossero in pochi”
Si chiamava Christian Martinelli, l'operaio morto questa mattina, mercoledì 5 maggio, in un'azienda di Busto Arsizio, in provincia di Varese. Il 49enne ha lasciato la moglie Sara e due bambine di sette e otto anni. L'uomo è morto schiacciato da una fresa proprio mentre stava lavorando. Nonostante il tempestivo intervento dei medici e il trasferimento in codice rosso all'ospedale di Legnano, non è stato possibile salvarlo.
La Procura ha aperto un'indagine e disposto l'autopsia
L'incidente si è verificato poco dopo le 8 nell'azienda Costruzioni Meccaniche Luigi Bandera spa: sul posto sono intervenuti i carabinieri, i vigili del fuoco e i tecnici dell'Ats. L'uomo era ancora cosciente quando è stato soccorso dai colleghi. Avrebbe poi avuto un arresto cardiaco ed è stato trasportato in ambulanza all'ospedale. La Procura di Busto Arsizio ha quindi aperto un'indagine per omicidio colposo a carico di ignoti. Il pubblico ministero di turno ha inoltre disposto l'autopsia e il sequestro del macchinario.
La moglie: Si lamentava che fossero in pochi
Fuori dall'ingresso dell'azienda si sono recate sia la moglie che la suocera in attesa di recuperare gli effetti personali dell'uomo. La donna ha spiegato che il marito da qualche tempo "si lamentava che fossero in pochi" e a Tgr Lombardia avrebbe detto di "non averlo ancora detto alle bimbe". Intanto le forze dell'ordine e i tecnici dell'Agenzia di tutela per la salute hanno eseguito tutti i rilievi del caso per ricostruire la dinamica dell'incidente e verificare se siano state rispettate tutte le norme di sicurezza. Il sindacato Fiom Cgil di Varese incontrerà nel pomeriggio i dipendenti della seconda unità operativa. Sul tragico evento si è espresso anche il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, che ha espresso la sua vicinanza alla famiglia: "Continueremo a fare tutto quanto possibile per garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro".