Incidente all’aereo Ryanair a Orio a Serio: la Procura indaga sullo lo scoppio delle gomme durante l’atterraggio
Indaga anche la Procura di Bergamo sull’incidente avvenuto lo scorso martedì 1 ottobre sulla pista dell’aeroporto Caravaggio di Orio al Serio (Bergamo), intorno alle 7.55: qui, in fase di atterraggio, le ruote del Boeing 737 Max di Ryanair partito da Barcellona e diretto allo scalo lombardo sono esplose al contatto con la pista.
Il pilota è riuscito comunque a controllare il velivolo e concludere correttamente le manovre di discesa: a bordo non si è registrato nessun ferito, e tutti e 161 i passeggeri e i 6 membri dell'equipaggio sono stati evacuati in completa sicurezza. Ma adesso il neo procuratore Maurizio Romanelli, che ha aperto un fascicolo per il momento a carico di ignoti, vuole vederci chiaro su quello che poteva potenzialmente trasformarsi in un disastro. Così come l'Ansv (Agenzia nazionale per la sicurezza del volo) è al lavoro per capire come mai le gomme del mezzo siano scoppiate, provocando disagi a migliaia di passeggeri.
Se l'incidente non ha provocato danni alle persone, gravi sono state infatti le ripercussioni sull'operatività dell'aeroporto Caravaggio, rimasto chiuso per tutta la giornata del 2 ottobre. Il Boeing è rimasto bloccato sulla pista fino a metà pomeriggio quando, terminati i rilievi, è stato trainato in uno degli hangar di Ryanair all'interno dell'aeroporto lombardo. A quel punto Sacbo, la società che gestisce lo scalo di Milano Bergamo, ha fatto intervenire una società specializzata per ripristinare la pista, rimasta danneggiata per circa 450 metri in lunghezza da un solco profondo circa un centimetro. Un'attività che si è protratta per tutta la giornata.