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Inchiesta sull’urbanistica a Milano

Inchiesta urbanistica a Milano, l’assessore Bardelli si dimette: ecco chi sono i possibili successori

Gli ultimi sviluppi delle indagini della procura sull’inchiesta urbanistica scoppiata a Milano hanno portato l’assessore Bardelli a manifestare l’intenzione di dimettersi dall’incarico. Al via il toto nomi per il successore.
A cura di Giulia Ghirardi
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Gli ultimi sviluppi delle indagini della procura di Milano sull'inchiesta urbanistica nella giornata di ieri avevano aperto la partita a un rimpasto di giunta. Questa è stata subito smentita dal sindaco di Milano, Beppe Sala, che, al massimo, si era detto disposto a sostituire soltanto l'assessore Guido Bardelli, finito nelle intercettazioni della procura per delle frasi contro la giunta pronunciate quando era ancora avvocato. Questa mattina, venerdì 7 marzo, però, lo stesso Bardelli ha ribaltato, ancora una volta, le carte in tavola manifestando l'intenzione di dimettersi dall'incarico. Adesso, a Palazzo Marino, si naviga a vista.

Ieri pomeriggio, giovedì 6 marzo,  Sala si era espresso sulla questione escludendo un ipotetico rimpasto di giunta perché "mancano due anni alla fine del mandato, non credo che sia saggio". Era rimasta sospesa invece la posizione di Bardelli. "L'assessore lo vedrò domani mattina e prenderemo una decisione". L'incontro a Palazzo Marino è arrivato e con lui le dimissioni dell'assessore alla Casa, la scelta più pacifica che, in questo quadro, ci si poteva aspettare. A questo punto, però, è partito il toto nomi.

Tra i tanti che sono stati fatti, quello di Alessandro Maggioni, presidente del cda del Consorzio Cooperative Lavoratori di Milano e della docente del Politecnico Elena Granata. Ancora, l’architetta Federica Verona, appassionata dello sviluppo delle periferie, Matteo Bolocan, presidente del centro studi Pim, e Gabriele Pasqui, docente di Politiche urbane nell’ateneo di piazza Leonardo. Maggioni, in una nota stampa, ha, però, smentito l'ipotesi della nomina dicendo: "Fa piacere vedersi potenzialmente accreditato tra i soggetti per un ruolo prestigioso, ma ci tengo a smentire tale ipotesi".

Nella scelta del successore, un fattore sarà particolarmente rilevante e ha a che fare con il lascito che rimarrà del mandato di Bardelli. Perché, al di là che possa piacere o non piacere, su una cosa l'assessore è riuscito a mettere tutti d'accordo, compresi gli iniziali detrattori. "Ha fatto il primo Piano Casa in assoluto. Obiettivamente si è mosso bene. Ha trovato un modo innovativo per rispondere al bisogno della casa e del caro abitare", ha spiegato a Fanpage.it la consigliera del Comune di Milano, Diana De Marchi.

Sul tema, però, è tornato anche il Sindaco. "Bardelli è stato molto rapido nel mettere in piedi il Piano per i diecimila appartamenti, che ora è un problema che ho" e che andrà affrontato per "garantire continuità nelle attività che si stanno portando avanti", ha commentato Sala. "Valuteremo le alternative possibili al fine di non interrompere il percorso tracciato sul Piano Casa".

In questa direzione, uno dei successori più papabili a ricoprire il ruolo di nuovo assessore alla Casa risulterebbe essere proprio Matteo Bolocan, un nome già circolato prima dell'elezione dello stesso Bardelli e definito da alcuni membri del Pd "molto preparato" e, dunque, un buon candidato "in grado di portare avanti il Piano Casa" introdotto da Bardelli. Se invece la scelta del successore dovesse cadere su un candidato politico, nella rosa dei papabili nomi c’è la capogruppo democratica Beatrice Uguccioni, l’attuale presidente della Commissione Casa, Federico Bottelli e il collega all’Urbanistica, Bruno Ceccarelli.

In ogni caso, l'obiettivo per il Comune rimane uno: voltare pagina. Perché come ha commentato Sala, "le mele marce" ci sono e, per questo, è necessario andare oltre tutta la bufera che si è scatenata negli ultimi giorni. Al momento, dunque, si naviga a vista.

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