Inchiesta Ultras, a processo tre tifosi rossoneri: Milan e Lega Calcio chiedono di costituirsi parti civili
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Si apre oggi, giovedì 20 febbraio, al tribunale di Milano il processo sull'inchiesta Doppia Curva. Le indagini dei pm Paolo Storari e Sara Ombra, coordinati dal procuratore Marcello Viola e dall'aggiunta Alessandra Dolci, avrebbero scoperchiato un sistema di estorsioni e violenze all'interno del tifo organizzato milanese. Tra gli indagati ci sono gli ex vertici delle curve di San Siro: Marco Ferdico e Andrea Beretta per la Nord nerazzurra e Luca Lucci per la Sud milanista. Loro e le altre persone arrestate lo scorso 30 settembre dovranno rispondere dell'accusa di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di lesioni, percosse, resistenza a pubblico ufficiale, rissa, estorsione e intestazione fittizia.
Il processo che partirà oggi vedrà imputati Christian Rosiello, Riccardo Bonissi e Francesco Lucci, fratello di Luca Lucci. Gli altri indagati avrebbero invece chiesto il rito abbreviato. In questa prima udienza Inter e Milan chiederanno di costituirsi parte civile per ottenere il risarcimento dei danni.
"Anche la Lega Calcio di Serie A ha depositato una richiesta di costituzione di parte civile – ha detto a margine dell'udienza l'avvocato Matias Manco, legale della Lega Calcio – sostenendo che vi è stato un intenso pregiudizio sotto il profilo patrimoniale e non patrimoniale anche a danno della Lega Calcio a motivo delle condotte che sono contestate agli imputati e in particolare della fattispecie associativa. Il presidente Simonelli, insieme a Luigi De Siervo, ha intenzione anche di dare un segnale di supporto pieno ad ogni accertamento processuale. Valuteremo se costituirci parti civili anche nei processi abbreviati".
Stando a quanto ricostruito dalle indagini della Squadra Mobile di Milano, le persone arrestate avrebbero effettuato estorsioni sulla vendita dei biglietti delle partite di Inter e Milan, oltre ad aver imposto il pagamento di mazzette nei parcheggi intorno allo stadio Meazza e per la vendita di cibo, bevande e gadget. Sotto la lente degli inquirenti anche episodi di risse e lesioni tra cui il pestaggio del personal trainer Cristiano Iovino.
(Ha collaborato Simone Giancristofaro)