Inchiesta ultrà, il consigliere Manfredi Palmeri verso il processo per corruzione
Dopo la chiusura delle indagini si va verso la richiesta del processo per Manfredi Palmeri, consigliere regionale eletto nel 2023 come capolista di Letizia Moratti e manager della società M-I Stadio che gestisce lo stadio Meazza per conto di Milan e Inter. L'accusa per il politico è di corruzione tra privati, in un filone dell'inchiesta Doppia Curva (che ha portato agli arresti 19 persone tra capi ultrà nerazzurri e rossoneri) sui business legati a San Siro.
Alla base dell’ipotesi ci sono due intercettazioni. La prima, in cui si accennerebbe a una somma di 20mila euro concessa al consigliere lombardo. Mentre intorno a metà dicembre 2023 l’imprenditore dei parcheggi Gherardo Zaccagni (indagato) sembra parlare di un altro tipo di beneficio: si tratta dell'opera dell'artista cinese Liu Bolin Duomo, Milano, 90 centimetri per 68 in sei edizioni limitate dal valore di circa 11mila euro, ritrovato poi dai poliziotti proprio in casa di Palmeri. "Comunque gli ho comprato già il quadro eh! Sono 10mila di quadro", erano state le parole di Zaccagni, che secondo i pm Sara Ombra e Paolo Storari, fece recapitare il quadro al manager per ottenere con la propria società Kiss & Fly l’affidamento della gestione dei parcheggi intorno al Meazza per la stagione dei concerti 2024.
“Non ho mai fatto favori a nessuno in cambio di denaro o regalie", aveva fatto sapere in una nota l'ex presidente del Consiglio comunale di Milano, in carica dal 2006 al 2011 con Letizia Moratti. "Peraltro nel lavoro allo stadio non ho alcun potere gestionale e decisionale per favorire chicchessia. In tanti anni di specchiata attività professionale e anche pubblica questa ipotesi di cui ho letto mi amareggia ed è destituita di qualsiasi fondamento, come sarà dimostrato in tutte le sedi".