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Arresti tra ultras di Milan e Inter

Inchiesta ultrà, i verbali di Inzaghi e Calhanoglu: “Contatti con la curva anche se l’Inter non voleva”

Le testimonianze dell’allenatore e del centrocampista dell’Inter agli atti dell’inchiesta della Procura di Milano sul mondo ultrà di San Siro. Calhanoglu: “Marotta non voleva che incontrassimo gli ultrà. Con Ferdico messaggi e videochiamate per il figlio”
A cura di Francesca Del Boca
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Hanno ammesso di aver intrattenuto rapporti con il direttivo degli ultrà nerazzurri, ma solo per questioni legate all’andamento della squadra. Sono le testimonianze dell’allenatore dell’Inter Simone Inzaghi e del centrocampista Hakan Calhanoglu, rilasciate nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Milano che ha fatto tremare le tifoserie organizzate delle squadre milanesi e che ha portato agli arresti del capo nerazzurro Marco Ferdico, del rossonero Luca Lucci e di un'altra ventina di ultrà. 

Dai verbali, riportati in questi giorni da Il Fatto Quotidiano, emerge un quadro ben preciso. Fatto da incontri a San Siro, scambi di messaggi e telefonate, intercessioni per avere più biglietti come nel caso della finale di Champions League del 2023 a Istanbul. “Ha agito da intermediario con la società Inter per le richieste di Marco Ferdico avanzate in tale conversazione telefonica?”, chiedono i magistrati. Inzaghi risponde: “Sì, ricordo che dopo la telefonata, a tavola ne ho parlato con qualcuno della dirigenza", ammettendo la telefonata con il capo ultrà dell'Inter che chiedeva all'allenatore di intercedere con la società per avere più biglietti per la finalissima 2023 di Champions. "Ero speranzoso del fatto che si sarebbe risolta positivamente la questione, poiché avevo bisogno dell’incitamento dei tifosi per vincere la finale a Istanbul. Ho poi inviato un messaggio a Marco Ferdico, dicendogli che il mio l’avevo fatto".

"Nonostante la società mi avesse informato che non potevo intrattenere rapporti di alcun tipo con i tifosi, io l’ho fatto. Perché sono una persona aperta, perché sono fatto così", sono state invece le parole del calciatore Hakan Calhanoglu. "I rapporti sono iniziati dopo il derby Milan-Inter 2022/23. In quella partita ho segnato su calcio di rigore, non so come gli ultrà abbiano ottenuto il mio numero". Il centrocampista turco ammette un fitto scambio di messaggi con Ferdico, e di aver incontrato più volte la "voce della Nord" Mauro Nepi al Baretto di San Siro. "Mi hanno detto che non potevo e non dovevo incontrare gli ultrà, il direttore Marotta non voleva. Ferdico mi chiedeva tante videochiamate per i bambini che facevano il compleanno o mi ha chiesto magliette, mi diceva che le voleva dare ai bambini in ospedale".

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