Inchiesta ultrà a Milano, il rapper Emis Killa indagato per associazione a delinquere: i legami con Luca Lucci
Il rapper Emiliano Rudolf Giambelli, alias Emis Killa, è indagato dalla Procura di Milano per associazione a delinquere nell'inchiesta Doppia Curva sugli affari criminali del mondo ultrà di Inter e Milan. Il cantante 35enne di Vimercate era già stato destinatario di un Daspo di 3 anni emesso dal questore Bruno Megale. Secondo gli inquirenti, Emis Killa avrebbe legami stretti con i vertici del tifo organizzato rossonero, in particolare con Luca Lucci: il capo della Curva Sud accusato, tra le altre cose, anche di tentato omicidio e narcotraffico.
Il Daspo per 3 anni dopo il ritrovamento delle armi
Come riportato dal Corriere della Sera, gli agenti della Squadra Mobile di Milano lo scorso 30 settembre avevano perquisito l'abitazione del rapper a Vimercate. Al suo interno avrebbero trovato quasi 40mila euro in contanti, oltre a sette coltelli, tre tirapugni, uno sfollagente e un taser. Considerati i rapporti del 35enne con il mondo ultrà milanista, il questore Megale aveva firmato nei suoi confronti il Daspo, con il divieto di entrare negli stadi, per 3 anni.
Lo stesso giorno erano state arrestate 19 persone nell'ambito dell'inchiesta Doppia Curva della Direzione distrettuale antimafia di Milano. Tra loro il capo della Curva Sud del Milan, Luca Lucci, e i vertici della Curva Nord dell'Inter, Andrea Beretta e Marco Ferdico.
I rapporti con Luca Lucci e le accuse
Stando a quanto ricostruito dalle indagini, Emis Killa avrebbe partecipato l'11 aprile 2024 a un pestaggio ai danni di uno steward dello stadio ‘Meazza' di San Siro. Quel giorno si giocava la partita tra Milan e Roma e il 35enne sarebbe stato identificato dalla polizia insieme ad altri 14 ultrà rossoneri. Le telecamere di sorveglianza lo avrebbero ripreso mentre osservava l'aggressione, prima di entrare in curva.
La sera del 17 agosto Emis Killa aveva assistito a un'altra partita del Milan dallo skybox al primo anello insieme a Luca Lucci, che quella sera era affidato in prova e che tornava quindi a frequentare lo stadio dopo anni. I rapporti tra Emis Killa e la Curva Sud, però, sarebbero stretti anche fuori dalla dimensione calcistica. Il 35enne, infatti, insieme all'ultrà Fabiano Capuzzo, anche lui arrestato a fine settembre, gestisce la barberia Italian Ink di Monza, considerata dagli inquirenti la cassaforte di Lucci.