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Caso dossieraggi e dati rubati

Inchiesta sui dati rubati, tra gli indagati ci sono anche Leonardo Maria Del Vecchio e Matteo Arpe

Il figlio del fondatore di Luxottica e il finanziere rispondono di accesso abusivo a sistema informatico. L’indagine della Dda di Milano è iniziata nel 2022. I magistrati: “Innumerevoli accessi abusivi per un gigantesco mercato di informazioni riservate”
A cura di Francesca Del Boca
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Sarebbero migliaia le informazioni prelevate dalle banche dati strategiche nazionali, stando alle indagini della Direzione distrettuale antimafia di Milano e della Dda, che ieri venerdì 25 ottobre, hanno portato all'applicazione di sei misure cautelari. Per il procuratore Marcello Viola, “emerge un quadro allarmante che investe la sicurezza cibernetica nazionale, il mercato delle informazioni riservate era gigantesco. Si contano un numero incalcolabile di accessi abusivi".

Al centro delle indagini, iniziate nel 2022, si trova la società di investigazioni e analisi Equalize srl, operativamente guidata dall'ex super poliziotto della Mobile di Milano Carmine Gallo (ora agli arresti domiciliari), mentre il socio di maggioranza è Enrico Pazzali (indagato), presidente della Fondazione Fiera Milano (ente estraneo alle indagini).

Tra gli indagati nell’inchiesta sul dossieraggio illegale figurano nomi come Leonardo Maria Del Vecchio, figlio del fondatore di Luxottica Leonardo Del Vecchio, e il finanziere Matteo Arpe. Rispondono di accesso abusivo a sistema informatico in concorso. Del Vecchio, in particolare, avrebbe commissionato ricerche di informazioni durante la complicata vicenda ereditaria della dinastia industriale che, attraverso Delfin, possiede azioni di Mediobanca, Generali, Luxottica e altre.

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