Inchiesta Lobby nera, indagato anche un commercialista dopo Fidanza e Lavarini
C'è una terza persona indagata dalla Procura di Milano dopo l'inchiesta di Fanpage.it "Lobby Nera": si tratta del commercialista Mauro Rotunno, che sarebbe in rapporti stretti con Roberto Jonghi Lavarini – conosciuto come il "Barone Nero" – anche lui indagato, insieme all'eurodeputato di Fratelli d'Italia Carlo Fidanza, con l'accusa di finanziamento illecito e riciclaggio. Nella giornata di ieri, giovedì 14 ottobre, il commercialista è stato perquisito dalla Guardia di finanza.
Sequestrati documenti, mail e messaggi
Le Fiamme Gialle hanno sequestrato documenti, dispositivi informativi, mail e messaggi. Le forze dell'ordine – coordinati dai pubblici ministeri Giovanni Polizzi e Piero Basilone – avrebbero voluto perquisire anche la sede di "Ala Destra", associazione di cui Rotunno sarebbe presidente, ma sembrerebbe che l'organizzazione non possieda alcuna sede. L'obiettivo delle indagini della Procura di Milano è quello di verificare quanto emerso dalla nostra inchiesta: in particolare le affermazioni, riprese dal nostro giornalista sotto copertura, di Lavarini e Fidanza che riferiscono di un possibile sistema di "lavatrici" che sarebbe stato messo in atto per ripulire i finanziamenti alla campagna elettorale del centrodestra. A queste parole, si aggiunge quanto riferito da Lavarini, durante uno degli ultimi incontri con il nostro giornalista, dove il "barone nero" afferma di chiedere soldi per alcuni "referenti politici".
Tra gli altri elementi che emergono nell'inchiesta c'è la vicinanza tra alcuni esponenti della Lega e il movimento neofascista di Lealtà e Azione. Nell'inchiesta figurano il consigliere lombardo della Lega Max Bastoni, l'eurodeputata del Carroccio Silvia Sardone, rieletta anche in Consiglio comunale a Milano, l'ex europarlamentare della Lega Mario Borghezio e il consigliere di municipio Stefano Pavesi. Intanto, nei giorni scorsi, la Procura ha confermato che le cento ore di girato sono coerenti con la sintesi pubblicata sul giornale e poi andata in onda durante la trasmissione di La7 Piazza Pulita.