Inchiesta lobby nera di Fanpage.it, Pd Milano: “Immagini disgustose”. Europa verde presenta esposto
"Ci hanno accusato di usare l'antifascismo come fosse una bandierina e invece avevamo ragione. I fatti oggi confermano le nostre preoccupazioni e convinzioni. Confermano che facevamo bene a chiedere spiegazioni a Luca Bernardo, sulle sue posizioni in merito a certi personaggi": a scriverlo su Facebook è la segretaria del Partito democratico di Milano Silvia Roggiani che ha così commentato quanto emerso dall'inchiesta condotta da Fanpage.it e mostrata ieri nella trasmissione "Piazza Pulita" in onda su La7. Sono tre i punti fondamentali emersi nella prima parte dell'inchiesta: le relazioni della coalizione di centro destra con alcuni personaggi ed esponenti del mondo dell'estrema destra, i presunti pagamenti in nero per finanziaria la campagna elettorale milanese e la mancanza di fiducia nei confronti di Luca Bernardo scelto come candidato a sindaco per le elezioni amministrative che si svolgeranno il 3 e 4 ottobre.
Roggiani: Candidatura di Valcepina assolutamente inaccettabile
Roggiani commenta anche la candidatura con Fratelli d'Italia di Chiara Valcepina definendola "assolutamente inaccettabile nella Milano medaglia d'Oro della Resistenza". Infine chiede che l'europarlamentare Carlo Fidanza, che nelle immagini di Fanpage.it definisce Bernardo "un candidato particolare" e che mai come in questo caso "bisogna turarsi un po' il naso", di fare un passo indietro e dimettersi. Dello stesso avviso anche la consigliera regionale Carmela Rozza che invita a vedere il video di Fanpage.it.
Europa Verde presenta un esposto in procura
Anche Europa Verde ha presentato un esposto alla procura di Milano in cui viene chiesta l'apertura di un'inchiesta: "Il sistema delle lavatrici di cui ha parlato il Barone Nero – scrivono in una nota i portavoce Angelo Bonelli ed Eleonora Evi – potrebbe aver consentito anche il riciclaggio di denaro sporco di dubbia provenienza. e questo è un fatto che va immediatamente accertato". Entrambi hanno definito quanto emerso dall'inchiesta di Fanpage.it "inaccettabile".