Inchiesta “Lobby nera” di Fanpage.it, Pd Lombardia: “Fidanza dovrebbe dimettersi”
"Ci chiediamo se Carlo Fidanza non si senta in dovere di dimettersi, perché dopo queste rivelazioni non può rappresentare un Paese che ha le proprie radici nella resistenza e nell'antifascismo". Dopo il commento della segretaria del Pd Milano metropolitana Silvia Roggiani, arriva anche quello del suo omologo a livello regionale, Vinicio Peluffo. L'argomento è l'inchiesta giornalistica "Lobby nera" realizzata da Fanpage.it, una cui prima puntata è stata diffusa ieri dalla nostra testata e dalla trasmissione tv Piazza pulita su La7. Al centro dell'inchiesta i tentativi da parte di una parte dell'estrema destra milanese di "infiltrarsi" e condizionare la destra più istituzionale attraverso contatti tra personaggi controversi, come il "Barone nero" Roberto Jonghi Lavarini, e personaggi che invece o hanno un ruolo pubblico, come l'eurodeputato di Fratelli d'Italia Carlo Fidanza, o aspirano ad averlo, come la candidata consigliera (sempre di FdI) Chiara Valcepina.
Dall'inchiesta, oltre a giudizi non proprio lusinghieri sul candidato sindaco di centrodestra Luca Bernardo, sembra emergere anche il ricorso al nero per finanziare eventi della campagna elettorale che si conclude oggi, ma anche di campagne passate: a un certo punto Jonghi Lavarini svela al giornalista che si è infiltrato per tre anni negli ambienti di estrema destra di un sistema di "lavatrici" per finanziare in nero le campagne elettorali, e a proposito di questi soldi poco puliti dice "anche in Regione Lombardia gliene ho portati, ho condotto più operazioni del genere di puro contante, con OMISSIS e OMISSIS". Il video svela anche come dietro certa destra ci siano persone che si richiamano in maniera esplicita al fascismo e al nazismo, che scherzano sulla vita dei migranti e sulle persecuzioni degli ebrei.
Maran: "Meloni espelle o no Fidanza?"
Da qui lo sgomento del segretario regionale del Partito democratico Peluffo, che in una nota ha scritto: "Ci chiediamo se il Gruppo di Fratelli d'Italia e il presidente Fontana non sentano il dovere di prendere immediatamente le distanze da queste affermazioni e di avviare poi un'indagine interna, e ci chiediamo anche se Carlo Fidanza non si senta in dovere di dimettersi, perché dopo queste rivelazioni non può rappresentare un Paese che ha le proprie radici nella resistenza e nell'antifascismo". Fidanza al momento si è autosospeso da ogni incarico e attività nel partito di Giorgia Meloni, che ha chiesto di poter visionare il filmato integrale prima di prendere provvedimenti. Un attendismo che è stato criticato dall'assessore uscente Pierfrancesco Maran: "La Meloni dice che non può sapere cosa fa Fidanza con le lavatrici fiscali per finanziamenti in nero (fanno politica insieme da 25 anni, dalle giovanili). Ok ma quindi ora che lo sa lo espelle o no?", ha scritto su Twitter il capolista del Pd alle prossime Comunali.