Inchiesta dati rubati, dai 007 israeliani alla Russia: quali sono i presunti affari di Equalize all’estero
Emergono nuovi elementi nell'inchiesta sui dati rubati, condotta dalla Procura di Milano, che vede al centro delle indagini la società Equalize di proprietà di Enrico Pazzali e Carmine Gallo. L'8 febbraio 2023 i carabinieri hanno fotografato "due israeliani non identificati" nella sede dell"azienda. Si tratterebbe presumibilmente di due 007 che avrebbero incontrato l'hacker Nunzio Samuele Calamucci e l'ex carabiniere Vincenzo De Marzio, che è indagato.
Secondo i carabinieri che indagano sulla vicenda, Calamucci, in un'intercettazione, avrebbe detto che alcuni presunti agenti israeliani gli avrebbero proposto un "lavoretto da un milione". Avrebbe quindi messo a disposizione "i dati esfiltrabili delle banche dati strategiche e si sarebbe reso disponibile alle attività d'intelligence a pagamento".
L'incontro con gli israeliani sarebbe stato quindi molto importante. Nell'indagine, gli investigatori hanno spiegato come la banda avrebbe monitorato alcuni "attacchi hacker condotti da organizzazioni vicine al governo russo" o ancora "il contrasto del finanziamento alla società russa di mercenari Wagner Group". Infine di intercettare "fondi e movimenti bancari in Europa e in Italia legati agli interessi russi e in particolare di "colpire" un cittadino russo di nome Costantin".
Sempre sulla base di quanto rivelato dalle intercettazioni, Calamucci avrebbe fatto intendere che gli israeliani agirebbero per conto di altre intelligence estere. Avrebbe sostenuto che metà dei dati "servono per combattere Wagner" e l'altra metà "li hanno dati al Vaticano", ovviamente non è chiaro se queste parole siano una millanteria o meno.