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Caso dossieraggi e dati rubati

Inchiesta dati rubati, anche Jacobs tra le vittime: cosa hanno cercato gli hacker e chi ha commissionato il lavoro

Anche il campione olimpico Marcell Jacobs è finito tra le vittime di Equalize Srl, la società di investigazione che recuperava in modo illegale dati di persone e società su commissione di alcuni clienti. Le ricerche sull’atleta erano state fatte subito dopo la vittoria della medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokyo.
A cura di Giorgia Venturini
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Nel mirino delle ricerche illegali di Equalize Srl è finito anche il campione olimpico Marcell Jacobs, così come il suo manager, il suo allenatore e il suo nutrizionista. I tre sarebbero stati intercettati illegalmente da parte dell'associazione a delinquere, ora indagata dalla Procura di Milano, riconducibile alla società di investigazione: Equalize, attraverso hacker professionisti e membri delle forze dell'ordine corrotti, avrebbe rubato informazioni alle banche dati strategiche nazionali su commissione dei clienti.

A capo della società c'era Enrico Pazzali (nonché presidente di Fondazione Fiera Milano che si è auto-sospeso dall'incarico quando è finito sotto indagine) che deteneva il 95 per cento delle quote e l'ex poliziotto Carmine Gallo il 5 per cento.

Nel caso dell'atleta Marcell Jacobs, ad affidare l'incarico alla società era stato un avvocato padovano ancora in corso di identificazione. La richiesta era quella di sapere informazioni, forse legate ai suoi allenamenti e alla sua preparazione, impiantando un "trojan" sui telefoni dell'atleta e del suo staff. Così come era stato richiesto un monitoraggio tecnico del telefono del nutrizionista. Il via libera al lavoro era stato dato dall'avvocato padovano nel settembre del 2021, ovvero il mese dopo che Jacobs ha vinto l'oro olimpico.

A dirigere le ricerche all'interno di Equalize era anche l'ex poliziotto Carmine Gallo che, in una intercettazione ripresa dalla Procura, avrebbe tenuto a precisare subito ai suoi collaboratori che l'avvocato, ovvero il cliente, non avrebbe avuto problemi con l'anticipo rassicurando anche che si trattava di una persona seria e che garantiva lui stesso. I soldi li avrebbe portati l'avvocato di persona in ufficio. Tra i collaboratori di Gallo però c'era chi sollecitava alla puntualità del pagamento perché il lavoro su Jacobs erano già iniziati. Anche su questo caso la Procura continua a fare i dovuti accertamenti.

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